GIORDANIA – Accordi militari con Russia e Tunisia per le operazioni in Siria

0
1018
image_pdfimage_print

Mentre si trova a Vienna per parlare con il segretario di Stato americano Kerry, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha affermato che Mosca e Amman hanno stretto un accordo per coordinare le operazioni in Siria.

“Gli eserciti di entrambi i Paesi si sono accordati per coordinare le loro azioni in territorio siriano, fra cui quelle delle forze aeree” ha detto Lavrov che ha poi spiegato le basi dell’accordo. La cooperazione avverrà attraverso “un meccanismo di lavoro che avrà base ad Amman” in Giordania e al quale potranno aggiungersi altri paesi della regione.

Il nuovo accordo con la Giordiania fa parte della road map che ha in mente Mosca e cioè di lavorare per portare ad un processo politico che rispetti il comunicato di Ginevra del 2012: “Ciò prevede l’avvio di negoziati inclusivi con i rappresentanti del governo della Siria e con tutto lo spettro dell’opposizione, sia interna sia all’estero, con l’appoggio attivo di attori esterni” ha detto il ministro che ha poi concluso dicendo che la Russia: “partecipa agli sforzi per la creazione delle condizioni necessarie di questo processo”.

Anche Tunisia e Giordania hanno firmato due accordi di cooperazione nei settori militare, della sicurezza e della protezione civile, in occasione della visita ad Amman del presidente tunisino Beji Caid Essebsi. Lo rende noto un comunicato del Palazzo Reale giordano.

Essebsi e Abdallah II, informa il comunicato, hanno convenuto sulla necessità di sviluppare ulteriormente la cooperazione bilaterale anche nel campo delle nuove tecnologie, dell’energia, della sanità, dell’educazione e del turismo. Le relazioni commerciali tra Tunisia e Giordania sono stimate a circa 30 milioni di dollari all’anno.

I due leader hanno anche parlato dell’attuale situazione in Cisgiordania e della Spianata delle Moschee a Gerusalemme, della lotta al terrorismo e della crisi libica.

Essebsi, accompagnato dal ministro degli Esteri Taieb Baccouche, ha incontrato anche il premier giordano Abdullah Ensour. Tra i temi affrontati, la prossima sessione di incontri dell’Alta Commissione tuniso-giordana programmata per il mese di dicembre ad Amman.

COOPERAZIONE – Durante la visita in Giordania per partecipare alla conferenza mediterranea dell’Ocse il ministro degli esteri Paolo Gentiloni, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione delle Unità protesiche fissa e mobile, allestite dall’Ong Icu, insieme al Centro “Our Lady of Peace for People with Disabilities” e finanziate dalla Cooperazione Italiana. La struttura fornisce gratuitamente protesi degli arti inferiori e servizi di riabilitazione fisica e psicosociale sia ai rifugiati siriani, sia ai cittadini giordani meni abbienti. All’evento hanno presenziato l’Arcivescovo cattolico di Amman, Maroun Laham, e il Ministro della Sanità, Ali Hyasat. Quest’ultimo ha espresso apprezzamento per l’impegno italiano a favore dei rifugiati siriani e delle comunità ospitanti giordane, e per i servizi che il Centro potrà fornire gratuitamente a numerose vittime di amputazione su tutto il territorio giordano.

Nell’Ambito del programma di emergenza AID 10249 a favore dei rifugiati siriani in Giordania (2014/2015) è stata dedicata una particolare attenzione al tema della disabilità. Il progetto eseguito dalla Ong Icu infatti è stato interamente dedicato alla assistenza ad adulti e bambini amputati presso due centri allestiti ad hoc nei governatorati di Irbid e Amman. Il progetto ha previsto la fornitura, adattamento e montaggio di 100 arti, un programma di riabilitazione fisioterapica e di supporto psicologico per gli amputati assistiti, la creazione e l’equipaggiamento di un centro protesico fisso e di uno mobile nonché corsi intensivi di aggiornamento per tre fisioterapisti e due psicologi dei centri di riabilitazione. Infine sarà organizzato l’inverno prossimo un evento sportivo multidisciplinare non competitivo per disabili ad Amman.

Nella seconda fase del programma AID 10249, in fase di avvio, la Ong Icu continuerà il lavoro di distribuzione protesi e il sostegno fisioterapico e psicologico ai beneficiari, aggiungendo ai servizi offerti la produzione e la distribuzione di protesi, assistenza riabilitativa e il reinserimento scolastico dei bambini che a causa della disabilità sono rimasti esclusi dalle opportunità di educazione per determinati periodi di tempo.