ROMA – Murale a Casal Bernocchi

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Di Livia Fabiani

Ci troviamo a Casal Bernocchi, periferia di Roma in direzione del mare, quando, questa estate, sulla parete della scuola elementare intitolata a Raffaella La Crociera prende vita fra i colori il ritratto di una bambina assorta a scrivere su un foglio.

Il murale è stato realizzato dall’artista Alice Pasquini, invitata dall’associazione Culturale Collettivo La Talpa.

FOTO1 LA SCUOLA E IL MURALE

È la rappresentazione della bambina a cui viene dedicata la scuola, piccola poetessa di versi romaneschi morta all’età di 14 anni. Vissuta negli anni ’50, bloccata da quasi un anno al letto per via della malattia, Raffaella era consapevole del suo triste destino. Durante l’autunno del 1954 un nubifragio si abbatte sulla costiera Salernitana, spargendo morte e dolore in ogni dove. La Rai fa un appello in tutta Italia, richiedendo cibo, vestiti e qualsiasi cosa potesse essere di aiuto alle vittime. La richiesta giunge fino alle orecchie della bambina, la quale vuole aiutare la popolazione salernitana a suo modo. Raffaella manda alla Rai una delle sue poesie: “Er zinale” ossia il grembiule, dedicandola a tutti i bambini colpiti dal nubifragio. La poesia fu messa all’asta e venduta per mezzo milione di lire, il ricavato venne destinato agli alluvionati di Salerno. Raffaella morì solo pochi giorni dopo e venne sepolta al Cimitero monumentale del Verano, vicino agli altri artisti, ricevendo il premio della bontà.

Er zinale

Giranno distratta pe casa,

tra tanta robba sfusa,

ha trovato: ah! come er tempo vola,

er zinale de scola.

Nero, sguarcito,

Un pò vecchio e rattoppato,

è rimasto l’amico der tempo passato.

Lo guarda e come se gnente

a quell’occhioni

spunteno li lucciconi,

e se rivede studente

allegra e sbarazzina

tanto grande, ma bambina.

Lo guarda e come un’eco risente

quelle voci sommesse: Presente!

Li singhiozzi, li pianti,

li mormorii fra li banchi,

e senti…senti…

pure li suggerimenti.

Tutto rivede e fra quer che resta,

c’è la cara sora maestra.

Sospira l’ècchese studente, perché sa

che a scola sua non ce potrà riannà.

Lei cià artri Professori, poverina.

Lei cià li Professori de medicina.

Alice Pasquini sceglie di non vestire Raffaella con abiti anni ’50, vuole universalizzare la sua figura dando risalto al gesto, rendendola un’icona esemplare per tutti i bambini. Il volto di Raffaella non è del tutto visibile, è china sulla pagina di un foglio dove sta scrivendo una poesia. Caratteristica principale dei dipinti di Alice è quella di far emergere i personaggi da sfondi colorati che prendono vorticosamente vita. Lo stesso soggetto non ha i colori caratteristici dell’essere umano, ma è contaminato, oniricamente, dalle tonalità che lo circondano.

FOTO2 TARGA STRADALE

A Raffaella La Crociera è dedicata una strada nel VII Municipio, in località Torre Gaia (delibera n. 358 del 26 febbraio 1999).

Foto di Annalisa Cassarino