ITALIA – Indagini in corso per il disastro ferroviario tra Bari e Barletta

La regione Puglia si è stretta intorno alle famiglie delle vittime del disastro ferroviario avvenuto il 12 luglio lungo la linea che collega Barletta a Bari. Il bilancio dello scontro frontale tra i due treni è stato pesantissimo, 23 persone hanno perso la vita e 52 sono rimaste ferite. Un incidente che si sarebbe potuto evitare, se si fosse provveduto a dotare quella tratta di un moderno  sistema automatico di supervisione, al posto del cosiddetto “blocco telefonico” che veniva utilizzato da oltre sessant’anni.
Erano anche previsti dei lavori dal 2008 di ampliamento della linea ferroviaria che prevedevano il raddoppiamento del binario, in origine il collaudo sarebbe dovuto avvenire già nel 2015, ma nel corso degli anni si sono registrati dei ritardi che hanno portato allo slittamento dell’inizio dei lavori e della presentazione delle offerte inerenti la gara d’appalto con scadenza il 19 luglio.
Le indagini atte ad individuare i colpevoli dell’accaduto sono in corso e il procuratore di Trani Francesco Giannella ha affermato: “L’errore umano c’è stato ma chiudere la vicenda così è riduttivo”.
Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha dichiarato:”La strage dei treni in Puglia ha scosso molti di noi, ma ha soprattutto distrutto la vita di oltre venti famiglie. I giudici indagano come è giusto sulle cause. Da parte mia ho volutamente scelto di evitare con cura ogni polemica: non è il tempo delle accuse, non è il tempo degli sciacalli. Lasciamo che i magistrati facciano il loro lavoro, punto”.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ieri ha incontrato presso il policlinico di Bari i parenti delle vittime e i feriti assicurando loro che giustizia sarà fatta.
I pugliesi in questi giorni hanno dato grande prova di solidarietà, rispondendo all’appello della regione Puglia di donazione del sangue, recandosi in massa nei vari centri di raccolta, alcuni hanno pazientemente atteso per ore e in 4 giorni sono state raccolte quasi 3000 sacche di sangue, inoltre la Croce Rossa Italiana ha fornito un servizio di supporto psicologico ai feriti e ai familiari delle vittime.