Immaginazione e ironia: le storie di Oliver Jeffers

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Cosa succede quando trovi un pinguino davanti alla porta di casa? E quando un alce diventa il tuo migliore amico? E se i tuoi pastelli decidono di scappare dalla loro scatola?

Oliver Jeffers prova a rispondere a queste domande creando storie dove i personaggi, che siano animali o pastelli colorati, escono dalla loro routine, per far immaginare al lettore storie incredibili, anticonvenzionali, da leggere tutte d’un fiato ma rimanendo rapiti di tanto in tanto dalle illustrazioni.

Oliver Jeffers, classe ’77, nato a Port Hedland e trasferito a Brooklyn dove attualmente vive e lavora, è un illustratore, artista e scrittore, o meglio creatore di storie.

Albi illustrati, dipinti, film, il mondo di Oliver Jeffers non ha limiti, l’unica condizione necessaria è che ci sia una matita colorata e un supporto di qualunque tipo dove scrivere e disegnare.

Carta, alberi, mappamondi, i supporti che l’illustratore australiano utilizza non sono mai convenzionali, quasi come se il suo bisogno di disegnare, scrivere, annotare invada tutto ciò che lo circonda.

Tra le collaborazioni di Oliver Jeffers c’è quella con la band Irlandese U2, per la quale ha realizzato il video del brano Ordinary love, risultato di una sperimentazione che unisce testo e immagini, di cui alcune scene sono girate con la tecnica dello stop motion.

I libri di Oliver Jeffers catturano, strappando un sorriso e sono contraddistinti spesso da una nota dolceamara. Pubblicati in America dalla casa editrice Penguin, in Italia sono tradotti da ZOOlibri. Tra i suoi titoli troviamo Chi trova un pinguino… (in inglese Lost and found), la storia di un bambino che trova davanti alla porta di casa niente meno che un pinguino, dall’aria triste e persa, e allora non può che riportarlo a casa navigando fino in Antartide con una barchetta.

In Quest’alce è mio! un bambino si imbatte in un alce simpatico ma indisciplinato, e da questo incontrò nasce un’amicizia molto particolare.

La grande abilità di Oliver Jeffers sta nella creazione di personaggi estremamente espressivi, con pochi tratti, e nella sua capacità di inserire elementi destabilizzanti capaci di generare un grande effetto comico.

Nel 2017 vince il prestigioso premio Bologna Ragazzi Award nella sezione Fiction con il libro La bambina dei libri (in inglese The child of book), frutto di una collaborazione con Sam Winston, un artista che lavora con la tipografia per creare composizioni di ogni genere.

Il libro parla di una bambina che inizia un viaggio attraverso il libro, e coinvolge nel suo viaggio anche un bambino: insieme attraverseranno mari e scaleranno montagne, il tutto fatto ovviamente di parole. Chiunque può accompagnarli nel loro viaggio, l’importante è avere la chiave: l’immaginazione.