Un anno prima della sua scomparsa, nel 1998, la scultrice Lydia Cottone donò all’Ente Provincia di Napoli (oggi Città Metropolitana) le pietre ollari esposte al centro del Chiostro del Complesso di Santa Maria La Nova, sede che accoglie convegni dedicati alle donne e alle loro attività; eppure solo pochissime persone conoscono il nome o la storia dell’artefice delle opere esposte e del suo grande talento artistico.
Moltissima parte della cittadinanza non sa che Lydia Cottone è autrice di opere simbolo di Napoli. Una donna e una artista scarsamente ri-conosciuta anche se le sue opere sono sotto gli occhi di tutte e tutti. La città dove nacque nel 1922 e morì all’età di settantasette anni ignora che il monumento a Salvo D’Acquisto, carabiniere eroe notissimo, celebrato anche da sceneggiati televisivi, nell’omonima piazza, è una sua opera. Le ricorrenze del calendario civile, dal 25 Aprile alle Quattro Giornate di Napoli, vedono autorità e associazioni deporre corone dall’alloro alla memoria di eroi civili, ai piedi delle sue sculture, dimenticando sempre il nome della donna che eresse in loro ricordo manufatti imponenti e indimenticabili. Così è per i due gruppi bronzei di “Alfa e Omega” nel nuovo cimitero di Poggioreale e per il “Podista e il Discobolo” esposti nei giardini di Piazza Quattro Giornate. Tutte opere popolarissime, punti di riferimento nella geografia cittadina, luoghi di ritrovo quotidiani che si scoprono dover essere alla ricerca dell’autrice che li ideò e realizzò. La fama internazionale è ampia, meno nella patria natia: sarà anche l’essere stata una scultrice? L’oblio legato alla fine dell’esistenza terrena delle artiste, delle scrittrici, pittrici, come già ricordato negli altri articoli? La difficile resistenza nella memoria collettiva di opere e attività di tante donne significative? Oltre a Napoli – dove si diplomò, all’Accademia delle Belle Arti, e dove intraprese la strada della figurazione neorealista, per conquistarsi ben presto uno spazio autonomo di taglio espressionista – altre sue opere sono esposte in importanti sedi europee come Copenaghen e San Pietroburgo. Una strada le è stata intitolata, la targa apposta nel 2014 per la tenacia della nipote e altri familiari, nella zona definita “dei colli” poco lontano dalla sua ultima abitazione; dopo l’apposizione della targa stradale, riconquistata la notorietà, il Terziario Donna della Confcommercio di Napoli ha intitolato a Cottone il suo Premio annuale.