Point Eyes a Centocelle

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La Libertà

È il potere del ribelle

Il sogno del prigioniero

Il brivido sulla pelle

La spada del guerriero

 

La meta del pirata

La strada del viandante

La penna del poeta

La terra del migrante

 

Le ali di farfalle

La danza di una donna

Il volo in una valle

La notte che ti inganna

 

Il colore del pittore

La voce del cantante

La nota al suonatore

La cosa più importante.

 

La poesia è stata scritta da Er Pinto, poeta anonimo del Trullo e illustrata da Mattia Yest Pisauro. Insieme formano il duo Point Eyes, nato appena un anno fa, nel mese di giugno.

Il loro obiettivo è quello di unire in unico elaborato artistico tre discipline: la poesia, l’illustrazione e la calligrafia.

Er Pinto ha iniziato il suo percorso di Street Poetry con il collettivo “Poeti der Trullo”, scrivendo dal 2010 le sue poesie sui muri della Capitale.

Yest, alias Mattia Pisauro, conta nella propria produzione l’illustrazione di copertine di

artisti che hanno fatto la storia dell’hip hop a Roma.

Nel novembre del 2017 sono stati invitati a partecipare all’iniziativa “Gau, Gallerie Urbane” proposto dal “Progetto Goldstein” di Roma. L’intenzione è quella di creare una galleria a cielo aperto su ispirazione del modello lisboeta di “GAU, Galeria de Arte Urbana”.

Il primo passo del progetto ha visto il coinvolgimento di una ventina di artisti dediti a dipingere quaranta campane verdi nel quartiere di Centocelle. In questo modo si attua la trasformazione di un elemento urbano da semplice raccoglitore di rifiuti in vetro ad opera d’arte.

La campana dipinta dal duo Point Eyes rappresenta tantissime farfalle colorate volare all’interno di una gabbia che però non ha porte, solo sbarre. Questo sta a simboleggiare come le costrizioni mentali siano una gabbia creata dall’essere umano, da cui si può uscire, acquisendone consapevolezza.