Le parole per dirlo. Toponomastica femminile Noto/Avola e il silenzio delle donne

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Vera Parisi

Riflettendo su un tema che unifichi e metta insieme le tante attività di Toponomastica femminile del gruppo Noto/Avola, penso che il leitmotiv sia il silenzio delle donne e la nostra mission dare loro le parole per narrarsi. Cosa hanno fatto, qual è stato il loro vissuto, raccontare le storie e cercare di cogliere ed esprimere la forza emotiva che rende incisive e pregnanti quelle parole, è un arduo compito che si rivela sempre di più legame sororale di un circolo virtuoso di amiche e compagne.

Questa esperienza comune è diventata quest’anno formazione per docenti. Il gruppo ha partecipato al corso di formazione, piattaforma Sofia, “Educare al rispetto e alla consapevolezza di genere: strategie di intervento e cambiamento”, organizzato dall’ASP – GAOP e dall’ASL USR Sicilia – A.T. Siracusa. 

FOTO 1. Laboratorio di Toponomastica femminile – Corso di formazione docenti “Educare al rispetto e alla consapevolezza di genere

FOTO 2. Raccontiamo di donne con il kamishibai – Corso di formazione docenti “Educare al rispetto e alla consapevolezza di genere”

FOTO 3.La prof.ssa Graziella Priulla incontra le/i docenti – Corso di formazione docenti “Educare al rispetto e alla consapevolezza di genere”

Attraverso interventi e guidando un laboratorio di Toponomastica femminile, l’esperienza si è rivelata coinvolgente e altamente formativa, soprattutto il lavoro sui pre-giudizi ha favorito consapevolezza personale e dinamiche di confronto e crescita per tutte noi. In questo progetto siamo state coinvolte anche come docenti corsiste e abbiamo prodotto, a conclusione dell’iter formativo, progetti in rete tra le scuole del territorio che verranno realizzati nel prossimo anno scolastico. Le toponomaste che operano nelle scuole di Noto lavoreranno al progetto “Senza chiedere il permesso”, quelle che operano ad Avola si occuperanno di “Donne e lavoro”, il tutto in perfetta continuità con i progetti di Toponomastica femminile presenti nelle nostre scuole.

FOTO 4. Sezione del progetto “Senza chiedere il permesso” del gruppo Noto – Corso di formazione docenti “Educare al rispetto e alla consapevolezza di genere”

Altra bella esperienza appena iniziata: Toponomastica femminile è entrata nella rete delle Associazioni che è presente nel comune di Avola. Prima attività della rete a cui abbiamo partecipato è stata la piantumazione di 21 alberi, olivi e carrubi, in uno spazio ampio al centro di un quartiere popolare della città. D’accordo con il Sindaco dott. Cannata e la Giunta comunale, saranno intitolati alle 21 madri costituenti, naturalmente coinvolgendo in questa attività scuole e cittadinanza.

  1. FOTO 5. I momenti dell’evento che ha coinvolto anche Toponomastica femminile – Piantumazione di alberi da intitolare alle Madri della Costituzione

Non dirò/diremo mai grazie abbastanza alla nostra Presidente Maria Pia Ercolini, che ci coinvolge insistentemente nelle attività di Toponomastica femminile, come la realizzazione della mostra “Viaggiatrici”. Il gruppo Noto/Avola ha progettato tre pannelli: Viaggi di nozze, Il caso: la fuitina (foto di copertina) e Il caso: le caminanti di Noto. Lavoro intenso e pesante che ci ha permesso di coinvolgere non solo tutte noi, ma le nostre famiglie, amiche e amici, gli ambienti di lavoro. È stato bello, emozionante, anche commovente, condividere racconti, foto, storie e scoprire particolari, vicende del vissuto delle nostre mamme, sorelle, amiche, tirare fuori dal silenzio donne e storie nascoste, mettere a nudo le nostre radici. Scoprire che è catartico, liberatorio, entusiasmante trovare “le parole per dirlo” e avere conferma di quanto le nostre donne siano resilienti, ha reso questa esperienza fonte di crescita personale e dell’intero gruppo.

E il lavoro nelle scuole. A 360° per il “Matteo Raeli” è stata l’operazione “Giardino delle Giuste e dei Giusti”, non solo perché permette di coinvolgere ragazze e ragazzi di indirizzi di studio molto diversi fra loro, ma anche perché vede crescere un luogo fisico della scuola che diventa topos della memoria, della cura, della bellezza, della ricchezza identitaria di una comunità realmente educante.

Ancora i lavori per il concorso “Sulle vie della parità”.

FOTO 6. “Il Giardino delle Giuste e dei Giusti” del “Matteo Raeli”

L’inizio della costruzione di itinerari femminili nella città di Noto: “Storie di donne e di luoghi”. La storia di Isabella Rau della Ferla, intrecciata a quella della basilica del SS. Salvatore, espressione del profondissimo intreccio tra luoghi, opere architettoniche, vissuto personale. I luoghi parlano e ci raccontano l’intreccio di relazioni umane, di storie. Queste storie sono registrate in documenti e monumenti, sono narrate con ogni genere di materiale, sono visibili in oggetti d’uso e opere d’arte. Le opere d’arte, poi, sono capaci di permanere nel mondo, di sfidare il tempo, di rendere immortali.

L’intitolazione di un’aula del Liceo Classico alle Donne che “hanno sfidato la mafia”: protagoniste in più ruoli, poliziotte, magistrate, testimoni di giustizia, madri, mogli, sorelle, il loro sacrificio viene quasi sempre oscurato dalle figure maschili. Eppure, queste donne ribelli (così le definisce Nando Dalla Chiesa), andando oltre gli stereotipi della Siciliana, emblema della sottomissione e del silenzio, o della matriarca custode e trasmettitrice dei “Codici” dell’onore e dell’omertà, hanno sfidato la mafia con quella forza che è propria dell’essere donna.

Altre ricerche sono in corso, progetti e nuovi itinerari che coinvolgono donne silenti. O perché oscurate dagli uomini della loro vita, o perché le sofferenze vissute le hanno isolate e il mondo le ha dimenticate, o perché la loro forza dirompente ha sconvolto equilibri familiari con cui ancora bisogna fare i conti, il loro silenzio ha bisogno di parole e noi proviamo a dare loro voce.