La piena della Senna ha raggiunto i sei metri. Secondo gli esperti, un picco massimo di 6,30-6-50 metri è atteso nel tardo pomeriggio. Un livello comunque inferiore agli 8,62 del 1910, quando il fiume esondò nella grande piena del secolo.
Il Premier francese Manuel Valls ha convocato una riunione interministeriale, mentre è stata attivata una cellula di crisi per coordinare la risposta alle inondazioni che colpiscono Parigi e tutto il Paese. “Il momento richiede vigilanza e attenzione – ha spiegato – tutti i servizi dello Stato sono mobilitati per far fronte a una situazione che, sfortunatamente, potrebbe prolungarsi”.
Intanto, nel Paese si contano già tre vittime, un uomo trascinato via dalla corrente mentre era a cavallo su un lungofiume a Yerres, 25 chilometri a sudest di Parigi, una donna di 86 anni ritrovata annegata a pochi passi dalla sua casa nella Seine-et-Marne e un’altra donna ritrovata morta annegata nel fiume Vernisson, nel Loiret. Ma il bilancio che, ha avvertito il ministro dell’Ambiente Segolène Royal, potrebbe rivelarsi più grave quando le acque si ritireranno.
Centinaia di abitanti sono stati intanto evacuati in diversi comuni dell’Ile-de-France. A Parigi anche il Grand Palais e la centralissima stazione della metro di Cluny/La Sorbonne, nei pressi della storica univeristà, sono stati chiusi, scrive il Parisien.fr.
Gli otto dipartimenti della regione dell’Ile-de-France e cinque dipartimenti della Valle della Loira centrali sono a livello di allerta inondazione: rosso per il dipartimento Seine-et-Marne e arancione per gli altri.
Al Louvre si lavora per spostare e mettere in sicurezza il patrimonio di opere di uno dei più importanti musei del mondo, minacciato dalla possibile esondazione della Senna. Altri musei e le istituzioni culturali sono stati chiusi in tutta la Francia, tra cui i rinomati castelli di Chambord e Azay-le-Rideau.
E’ stato ritrovato il corpo dell’uomo dato per disperso in Belgio, precisamente ad Harsin, nella provincia belga del Lussemburgo: si tratta di un sessantenne, sorpreso dall’acqua e dal fango mentre cercava di salvare i suoi alveari. La conferma arriva dal sindaco di Nassogne, uno dei villaggi maggiormente danneggiati dall’alluvione.