GRECIA – L’eurogruppo approva la lista delle riforme

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Via libera  a procedere con il piano di riforme presentato dal governo di Atene. Viene però anche fatto appello alle autorità greche perché “sviluppino ulteriormente e amplino la lista di misure di riforma, sulla base degli accordi esistenti”. Lo dice un comunicato diffuso dall’Eurogruppo al termine di una teleconferenza dei ministri delle finanze della zona euro.

“Siamo d’accordo di andare avanti con le procedure nazionali con l’obiettivo di raggiungere una decisione definitiva sull’estensione fino a 4 mesi” del programma di aiuti finanziari alla Grecia, afferma l’Eurogruppo.

La nota precisa però anche che la lista di riforme presentata da Atene “sarà ulteriormente specificata, e quindi sarà concordata con le istituzioni al più tardi entro la fine di aprile”. La nota si conclude con l’appello alle autorità greche affinché amplino la lista di misure in cantiere “in modo da raggiungere una rapida e positiva conclusione” dell’attuale programma di aiuti.

Le reazioni della Bce

La missiva costituisce “un valido punto di partenza” ma gli impegni delineati dalle autorità elleniche “divergono da quelli contenuti nel programma di aiuti in una serie di aree”. È quanto scrive il presidente della Bce, Mario Draghi, in una comunicazione all’Eurogruppo. “Dato il tempo molto limitato disponibile”, spiega Draghi, non è stato possibile per Atene “elaborare proposte concrete e impegni su crescita, finanza pubblica e stabilità finanziaria. Questo è comprensibile”. Tuttavia “gli impegni sottolineati dalle autorità differiscono dagli impegni dell’attuale programma in alcuni settori” e quindi “durante la revisione dovremo valutare se le misure che non sono accettabili possano essere rimpiazzate con misure eguali o migliori in modo da raggiungere gli obiettivi del
programma”. E prima di salutare aggiunge: “Le autorità greeche devono rendere stabile la cultura del pagare il dovuto”. Insomma, una intensa lotta all’evasione.

Il parere del FMI

Il Fondo monetario internazionale crede che la lista di riforme presentata dalla Grecia e approvata dall’Eurogruppo, condizione per l’estensione di 4 mesi dei finanziamenti Ue, sia “completa” anche se “non molto specifica” ma “non fornisce una chiara garanzia” del fatto che il governo di Alexis Tsipras voglia adottare le riforme – “incluse forse le più importanti” – previste nel Memorandum of Economic and Financial Policies siglato nell’ambito del sostegno finanziario da parte dell’istituto di Washington.

Lo ha scritto ieri Christine Lagarde, il direttore generale del Fondo, in una lettera datata ieri (ma diffusa solo oggi) e indirizzata a Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo noncè’ ministro delle Finanze dell’Olanda. Lagarde fa notare in particolare che “non ci sono chiari impegni ne’ per mettere a punto e per implementare le riforme previste sul fronte delle pensioni e dell’Iva ne’ per continuare ad adottare in modo inequivocabile le politiche su cui c’è stato già un accordo per liberalizzare certi settori, per riformare l’amministrazione pubblica, per privatizzare e per adottare riforme del mercato del lavoro”.

Il Fondo, prosegue l’ex ministro francese delle Finanze, “considera tali impegni fondamentali per la capacità della Grecia di rispettare gli obiettivi di base del programma di aiuti finanziati dal Fondo”. Secondo Lagarde, il Fondo “resta impaziente di lavorare con il nuovo governo [greco] per trovare punti in comune con l’intento di concludere la sesta revisione del programma di aiuti del Fondo il prima possibile”.