ITALIA – Un milione di euro al progetto “DJ – Diversity on the job”: 246 i tirocini di Arcilesbica Mediterranea per fermare la discriminazione

Si è concluso il 20 gennaio il progetto di inserimento lavorativo di soggetti discriminati e svantaggiati realizzato dall’Associazione Arcilesbica Mediterranea e dal Consorzio Meridia (capofila) nell’ambito di “DJ – Diversity on the Job” finanziato complessivamente con più di un milione di euro dal Fondo Sociale Europeo PON Governance e Azioni di Sistema 2007-2013, Obiettivo Convergenza, Asse A “Adattabilità”, Asse B “Occupabilità”, Asse D “Pari opportunità e non discriminazione”. Il Programma sperimentale nazionale è stato promosso dal Dipartimento Pari Opportunità – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) e realizzato nelle regioni Campania, Sicilia, Calabria e Puglia.

A livello nazionale l’iniziativa, attuata da Italia Lavoro, è nata dall’esigenza di promuovere e assicurare parità di accesso ai diritti sostenendo lo sviluppo di opportunità di occupazione e d’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e a forte rischio di discriminazione nell’accesso al lavoro, come le persone discriminate per il loro orientamento sessuale e identità di genere e le comunità Rom, Sinti e Caminanti.

La definizione del target delle azioni progettuali è derivata dall’evidenza che, come emerge dai dati statistici Istat e Unar, tali soggetti subiscono maggiori discriminazioni e sono spesso esclusi dal mercato del lavoro. Per queste categorie di persone nell’ambito

dell’attività svolta dal Consiglio d’Europa (COE) sono state promosse azioni tese a realizzare il rispetto e il pieno godimento dei diritti umani.

L’intervento ha avuto come principali obiettivi quelli di stimolare capacity building nei confronti dell’associazionismo non economico e di empowerment nei confronti dei target a forte rischio di esclusione sociale. L’iniziativa è stata finalizzata, infatti, alla creazione di reti territoriali integrate di supporto all’inclusione socio lavorativa rivolte a soggetti vittima di discriminazione e marginalizzazione sociale e lavorativa attraverso il coinvolgimento di associazioni e stakeholder localizzati nelle 4 Regioni Convergenza.

Il progetto pilota, promosso dal Dipartimento Pari Opportunità – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) e attuato da Italia Lavoro, ha promosso inoltre misure sperimentali di politica attiva del lavoro in una logica di empowerment per i target individuati, finalizzate alla formazione e qualificazione delle competenze e all’integrazione sociolavorativa, attraverso l’erogazione di servizi di orientamento e coaching e la realizzazione di tirocini della durata di tre mesi.

Sono stati complessivamente 246 i tirocini attivati, di cui 60 in Puglia dove tra gli enti promotori finanziati vi è stata l’Associazione Arcilesbica Mediterranea e il Consorzio Meridia che hanno attivato due tirocini nel comune di Bari.

I tirocinanti sono stati impegnati in uno stage di 3 mesi per cui hanno ricevuto una indennità di frequenza di 550,00 Euro. Dei due tirocini attivati uno è proseguito con la stipula di un contratto di apprendistato presso la struttura ospitante. Le aziende coinvolte sono state due esercizi commerciali della città di Bari.

Le attività a favore dei destinatari, previste nell’ambito dei percorsi di politica attiva, sono state di accoglienza e presa in carico, orientamento al lavoro, tirocinio e tutoring.

La presidente dell’Associazione Arcilesbica Mediterranea, Antonella Favia, ha commentato la conclusione delle attività progettuali dichiarando “il progetto Diversity on the Job ci ha permesso di raggiungere risultati importanti, non soltanto mediante l’avvio di due percorsi di inclusione lavorativa per soggetti a rischio di discriminazione – di cui uno attualmente prosegue con la stipula di un contratto di lavoro – ma, soprattutto, ci ha offerto l’opportunità di avviare iniziative di sensibilizzazione e confronto sul tema attraverso la costruzione di reti territoriali con altri stakeholder e la divulgazione informativa dell’iniziativa ed in particolar modo delle sue finalità ed obiettivi. L’auspicio è che tale esperienza possa configurarsi come primo step di future e più consolidate collaborazioni con il territorio volte a garantire il pieno rispetto dei diritti, a partire da quello al lavoro, per tutt*”.