RUSSIA – Putin moltiplica gli attacchi. Ahmet Davutoglu: «Vuole fare pulizia etnica»

Il terzo conflitto mondiale appare sempre più inevitabile, l’interrogativo paradossale è che non sappiamo chi in realtà sia il nostro nemico. Le precedenti grandi guerre si sono combattute al fronte e ogni soldato poteva distinguere con razionalità e chiarezza chi fosse il suo avversario. Le battaglie, adesso, si combattono in ogni luogo, anche sul web, dove in tempo reale vengono rivendicati attacchi e attentati. L’Isis ha in origine seminato il terrore postando sui vari canali telematici i video delle esecuzioni, girati da professionisti, curando ogni piccolo particolare in maniera cruda e feroce, in seguito quando alle minacce dello stato islamico di attaccare il mondo hanno iniziato a susseguirsi gli atti di terrore gli jihadisti sembrano essere sbucati fuori dai monitor dei pc al grido “Allah akbar”. La Russia ha sempre monitorato l’operato dei terroristi ed è attualmente il paese più impegnato nella lotta contro lo Stato Islamico. In questi giorni ha moltiplicato gli attacchi usando ogni mezzo, persino attraverso l’utilizzo di un sottomarino, il Rostov-on-Don, mediante il quale secondo il presidente russo “sono state distrutte due importanti postazioni dell’Isis nella provincia di Raqqa”. Putin, inoltre durante una discussione col ministro della difesa Sergey Shoigu, ha dichiarato che i missili Kalibr e i razzi da crociera A-101 «possono essere armati sia con testate convenzionali sia con testate speciali, cioè quelle nucleari. Certamente nulla di questo è necessario nella lotta ai terroristi, e spero che non sarà mai necessario». Il presidente turco Ahmet Davutoglu ha espresso pesanti critiche nei confronti di Putin sostenendo che «vuole fare pulizia etnica per proteggere il regime e le basi russe a Latakia e Tartus ».
Putin, continua a sua volta ad incolpare il governo turco di acquistare il petrolio dallo Stato Islamico e gli americani di finanziare e fornire armi agli jihadisti.