ITALIA – La natura a due passi dalla città: Parco dell’Adige Sud
Su una superficie di oltre 1 milione di metri quadrati, il Parco dell’Adige, quale area naturale protetta di interesse locale, rappresenta un polmone verde vicino al centro della città, che ben si presta a divenire luogo di abituale frequentazione per tutti i cittadini che qui possono ritemprarsi in un’incantevole ambiente naturale.
Nel Parco dell’Adige Sud potrete percorrere un sentiero che inizia da Lungadige Galtarossa e arriva fino a Bosco Buri costeggiando la riva dell’Adige.
Lungo l’itinerario troverete cartelli informativi che favoriscono la comprensione dell’ambiente fluviale e costituiscono un utile strumento di lavoro per genitori, insegnanti e scolaresche.
Uno degli elementi naturalistici più interessanti è l’isola del Pestrino. Formatasi con il continuo depositarsi del materiale portato dal fiume e fittamente popolata da specie vegetali e animali essa è l’esempio di un biotopo tipico delle zone umide ormai quasi scomparso lungo il corso del fiume Adige.
L’isola è il cuore di un’oasi di protezione faunistica che si estende per 790 ettari.
L’itinerario è un percorso sterrato e quello che appare come un normale sasso può rivelarsi un insieme di vividi e lucenti cristalli dalle forme perfette, quel che a prima vista sembra un ramoscello potrebbe essere invece un bellissimo insetto.
Continuando il percorso si supera la diga di santa Caterina e si raggiunge il ponte del Pestrino. Da qui si può continuare lungo del fiume verso la fattoria didattica del Giarol Grande dove potrete trovare un punto di ristoro e spaccio di prodotti biologici.
Ci sarà la possibilità di ammirare da vicino alcuni animali della fattoria e percorrere il sentiero della salute che si snoda vicino alla Fossa Morandina per circa un chilometro.
Per gli appassionati della mountain bike, 10 Km di percorso sono una piacevole opportunità per una facile pedalata, mentre i più allenati possono spingersi oltre l’itinerario ambientale fino a raggiungere Zevio, per poi ritornare lungo l’altra sponda, toccando vecchie corti rurali immesse nel verde della Bassa veronese.