ITALIA – Imposimato consegna la petizione dei docenti a Boldrini. “La Costituzione sarà il nostro faro nella battaglia”

Il  Presidente Ferdinando Imposimato ha consegnato alla Boldrini una petizione firmata dai docenti.

Con questa petizione si chiede di rispettare la sentenza europea sul precariato e di non  mettere la fiducia sul ddl scuola in quanto contenente ampie deleghe al governo, come prevede l’art. 76 della Costituzione.

“La Costituzione sarà il nostro faro nella dura battaglia che ci attende”, ha dichiarato.

Il ddl approderà in Aula il 7 Luglio, in terza lettura, per essere approvato. Il testo è quello uscito dal Senato. Tutte le richieste di modifica sono state respinte. La maggioranza punta al varo definitivo senza modifiche, ma non si prevede nessuna fiducia.

Caratteristiche del piano di assunzioni
Le assunzioni “normali” previste per il 2015/2016 (turn-over e posti di sostegno stabilizzati) saranno effettuate entro il 31/08/2015 con le attuali regole: 50% alle GAE e 50% ai Concorsi (tutti). Si tratta di circa 21.880 posti dovuti al turn-over e di 14.747 di sostegno.
Dopo tale fase le graduatorie dei concorsi antecedenti quello del 2012 saranno soppresse.

Successivamente su tutti i posti disponibili in organico di diritto non coperti dalle assunzioni “normali” (si tratta di 10.849 posti liberi già negli anni precedenti a cui si aggiungono tutti quelli non assegnati con le “normali” assunzioni) e sui posti dell’organico aggiuntivo (55.258 tra comuni e sostegno) si procederà alle assunzioni del piano straordinario.
Saranno destinatari delle proposte di assunzione del piano straordinario gli inclusi a pieno titolo nelle GAE e nelle graduatorie dei concorsi del 2012 (compresi gli idonei).
Queste ulteriori assunzioni avverranno in tre fasi, tutte con decorrenza giuridica 1/9/2015. In una prima fase si assumerà su tutti i posti vacanti di organico di diritto rimasti liberi con le attuali procedure nella provincia/regione di inclusione (50% alle GAE e 50% al Concorso). Ai docenti assunti in questa fase sarà assegnata una sede provvisoria. La sede definitiva sarà assegnata con la mobilità 2016/2017.
Nelle due fasi successive si assumerà sui posti dell’organico di diritto non assegnati nella prima fase (per carenza di aspiranti) e sui posti dell’organico aggiuntivo. Tutti gli aspiranti interessati potranno scegliere, in ordine di priorità, tutte le province e optare tra posto comune e sostegno (se specializzati). Gli assunti in queste due fasi avranno una sede provvisoria e con la mobilità 2016/2017 potranno chiedere il trasferimento negli ambiti territoriali a livello nazionale (ma senza avere più una titolarità sede).

Gli inclusi nelle GAE che non dovessero essere assunti nelle varie fasi (per carenza di posti) restano in graduatoria e negli anni successivi potranno essere assunti sul 50% dei contingenti provinciali.




IRLANDA – Primo paese al mondo a chiedere il matrimonio gay con un referendum

L’Irlanda è stata il primo paese al mondo a chiedere ai cittadini di decidere in un referendum se le coppie omosessuali abbiano diritto a sposarsi, come gli eterosessuali. ll 62,1% ha votato sì, i no si sono fermati al 37,9%. I voti complessivi a favore sono stati 1.201.607, mentre quelli contrari 734.300. La presidente della Camera dei Deputati, Boldrini, ha commentato: “Essere europei significa riconoscere i diritti”.

I Paesi in cui i matrimoni omosessuali sono legali salgono a quota 21 tra cui l’Olanda, dove sono stati legalizzati nel 2001, il Belgio (due anni dopo) e ancora il Regno Unito, lo scorso anno. Per un Paese come l’Irlanda, che ha depenalizzato l’omosessualità solo nel 1993,  è un passo particolarmente significativo. Per quanto riguarda adozioni e maternità surrogate nessun cambiamento: l’adozione è già possibile per le coppie gay, nel caso di unioni civili o convivenze, se uno dei due partner è legalmente genitore. La maternità surrogata non è regolata in Irlanda e il governo sta lavorando per legiferare in proposito.

Il premier irlandese Enda Kenny ha ringraziato i giovani per la vittoria del sì. Tantissimi si sono anche impegnati a fare campagna per il sì sui social network, mentre molti sono rientrati dall’estero per votare. Secondo Kenny, cattolico praticante, la decisione manda anche un messaggio alla comunità internazionale sulla “leadership pionieristica“ dell’Irlanda.

“È una rivoluzione sociale” dice l’arcivescovo di Dublino e Primate d’Irlanda – Diarmuid Martin -. La chiesa ora deve fare i conti con la realtà”. I vescovi irlandesi avevano lanciato un appello chiedendo di rispettare i valori della famiglia tradizionale.

Il voto è stato accolto con entusiasmo dal Commissario europeo Cecilia Malmstrom, liberale svedese: “Congratulazioni all’Irlanda per aver votato sì alle nozze gay e si all’amore per tutti” ha twittato aggiungendo tre cuoricini. Un tweet che è stato rilanciato anche dall’account della  Commissione europea.

“Dall’Irlanda una spinta in più. È tempo che anche l’Italia abbia una legge sulle unioni civili. Essere europei significa riconoscere i diritti”, scrive la presidente della Camera, Laura Boldrini.




SIRIA – Rapite due ragazze italiane: “Supplichiamo il nostro governo di riportarci a casa. Siamo in estremo pericolo e potremmo essere uccise”

«Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo» Dopo mesi di silenzio è stato pubblicato un video delle ragazze rapite ad Aleppo, in Siria, su twitter da un giornalista arabo Zaid Benjamin, delle quali non si avevano più notizie dal 31 luglio 2014. Durante la registrazione le ragazze indossavano delle tuniche nere, sono apparse a primo acchito dimagrite e visibilmente provate. Greta Ramelli è l’unica che in un inglese improntato da un forte accento italiano parla, tenendo gli occhi bassi, Vanessa Marzullo invece tiene nelle sue mani un foglio in cui è riportata la data del 17 dicembre. “Supplichiamo il nostro governo e i suoi mediatori di riportarci a casa prima di Natale. Siamo in estremo pericolo e potremmo essere uccise, Il governo e i suoi mediatori sono responsabili delle nostre vite”. Il video è stato ritenuto autentico e si ritiene che siano tenute in ostaggio dal gruppo terrorista Jabhat al-Nusra. La Farnesina ha affermato che “Siamo in una fase delicatissima, che richiede il massimo riserbo”. Il presidente della camera, Laura Boldrini si è espressa :” Mi auguro che noi, nel riserbo necessario in questi casi, si riesca a riportarle a casa”