Gli errori dell’Inps pagati dai contribuenti

Centinaia in coda allo sportello per il Cud 2013. La certificazione relativa all’anno 2012 non è mai stata consegnata dall’Inps ai contribuenti che hanno invece ricevuto la lettera di sollecito dell’Agenzia delle Entrate per l’adempimento degli obblighi tributari.

Gli importi non dichiarati richiesti dall’Agenzia tramite ravvedimento operoso e dichiarazione integrativa, versando cioè le imposte con i relativi interessi e le sanzioni correlate “alla infedele dichiarazione” sono quelli delle disoccupazioni, di cui l’Inps non ha prodotto certificazione per la dichiarazione dei redditi.

Ma, come sempre accade nell’eccezionale normalità italiana, a pagare le conseguenze di questa omissione non sarà l’inadempiente Istituto nazionale di previdenza sociale, a rimetterci saranno i lavoratori precari che nel 2012 hanno “beneficiato” del sussidio di disoccupazione. “In tal modo – scrive L’Agenzia delle Entrate al malcapitato contribuente – eviterà di essere sottoposto al relativo controllo e l’Amministrazione potrà concentrare i propri sforzi nel contrasto di fenomeni evasivi e fraudolenti”.

Sconcertante è apprendere dagli operatori che l’Agenzia sa che il problema è stato causato dall’Inps.

Evviva l’Italia!




ITALIA – Il suicidio seconda causa di morte per i giovani

In Italia il consumo di antidepressivi cresce. E se è difficile quantificare il peso della crisi economica, diversi soggetti le attribuiscono un ruolo importante nell’aumento dell’uso di questo tipo di farmaci. Nei primi otto mesi di quest’anno è salito del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2012; tra 2000 e 2011 le dosi assunte giornalmente sono più che quadruplicate. L’associazione pensionati Confesercenti, quella dei Contribuenti e la Società Italiana di Psichiatria puntano il dito contro la recessione.

E’ allarmante il dato diffuso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che rivela un aumento del 40% negli ultimi 7 anni di consumo di psicofarmaci tra i paesi occidentali. Il suicidio è la seconda causa di morte per i giovani italiani dopo gli incidenti stradali.