GRECIA – Con Tsipras il primo governo di sinistra anti austerità dell’Ue. Al via produttività e spending review

Alexis Tsipras ha tenuto il 28 gennaio la sua prima riunione con i ministri. Bloccate due privatizzazioni chiave chieste dalla troika: il porto del Pireo e la società elettrica Dei, annunciati l’aumento del salario minimo e le riassunzioni nel settore pubblico.

Il premier però ha teso la mano alla Ue: “Non andremo a una rottura distruttiva per entrambi sul debito: il governo di Atene è pronto a negoziare per il taglio”.

Il suo governo riduce i ministri da 19 a 11 e taglia auto blu, segreterie, telefonini, agenti di scorta, aerei di Stato, pranzi, cene e spegne lampadine dimenticate accese. Una spending review da record in soli tre giorni che però non addolcisce il «nein» Merkel che non concede altri sconti sul debito di Atene: «Non avranno risarcimenti sino al 2020, i tassi sono già bassissimi».

Il leader di Syriza Alexis Tsipras ha ringraziato gli elettori in un comizio nella piazza dell’università, ad Atene. “La Grecia lascia dietro di sé l’austerità e anni di oppressione”, ha detto.

Il discorso

“Cittadini di Atene oggi il popolo greco ha fatto la storia. Il popolo greco ci ha dato un mandato molto chiaro, la Grecia lascia l’austerità, lascia dietro di sé anni di oppressione, la Grecia va avanti con la speranza verso un Europa che sta cambiando. Noi abbiamo fatto un passo avanti per incontrare tutti gli altri popoli dell’Europa. Da domani cominciamo un compito molto difficile. Chiudere con il circolo vizioso dell’austerità, annullare il memorandum dell’austerità. Il popolo greco ha messo la troika nel passato, il popolo greco ci dà il mandato per un rinascimento nazionale. Creeremo un governo per tutti e tutte, daremo fiducia a ogni greco e a ogni greca, lotteremo tutti insieme per ricostruire la nostra patria con onestà e amicizia. Non ci sono vincitori e vinti, è finita la Grecia degli oligarchi. Se ha vinto qualcuno ha vinto la Grecia del lavoro, della conoscenza, della creatività, che chiede tempo e spazio per un futuro dignitoso. Voglio ringraziare di cuore tutti voi. Ma anche le migliaia di persone che sono venute da tutta Europa per dimostrare la solidarietà dell’Europa. La nostra lotta è quella di ogni popolo che combatte contro l’austerità.

Il governo greco è pronto a collaborare per una vera nuova soluzione, per far uscire la Grecia dal circolo vizioso, per far ritornare la Grecia e l’Europa alla stabilità. Il nuovo governo non darà ragione a nessuna Cassandra, non accetteremo di inchinarci davanti a nessuna costrizione. Combatteremo per la democrazia a livello sociale e a livello amministrativo. Ci riprenderemo la speranza, il sorriso, la nostra dignità, vi voglio ringraziare di cuore a tutti voi che avete lottato con ottimismo, prendendo la speranza tra le mani. In questo momento storico in cui tutti ci guardano: vogliamo rassicurarvi sulla fatto che lotteremo tutti insieme per far restare il sole della democrazia e della dignità sopra la Grecia, insieme ce la faremo. Oggi festeggiamo, questo popolo ha bisogno di festeggiare. Forza e lottiamo insieme”.




UCRAINA – Perdita radioattiva scoperta nell’impianto nucleare Zaporizhia

Il livello di radiazione sarebbe 16 volte superiore al limite legale. Una perdita radioattiva è stata scoperta nell’impianto nucleare Zaporizhia, nel sudest dell’Ucraina. Lo riferisce Russia Today, citando media locali. Secondo la rilevazione, il livello di radiazione sarebbe 16 volte superiore al limite legale. Si tratta della più grande a livello europeo e la quinta al mondo. Non è la prima volta che nella centrale si riscontrano incidenti: uno degli ultimi è avvenuto il 28 novembre scorso, ma il fatto è stato reso pubblico sono cinque giorni dopo, quando il primo ministro ucraino lo ha rilevato nella sua prima sessione del nuovo gabinetto.

Scrive il deputato 5 Stelle Dario Tamburrano:

Secondo incidente in un mese nella stessa centrale nucleare in Ucraina, la più grande d’Europa (denunciai il primo incidente il 3 dicembre 2014 durante un intervento proprio sulla sicurezza energetica in Commissione a Bruxelles). E il motivo sembrerebbe che siano state sostituite le barre di uranio di provenienza sovietica a sezione esagonale con quelle di fabbricazione USA (Westinghouse) a sezione quadrata.