Rock e pop in programma
La scorsa settimana vi abbiamo suggerito una serie di eventi legati al jazz, genere che in Italia è proposto in molte più città e locali di quanto si pensi ma che non riceve spesso lo spazio necessario. Per questa vi presentiamo alcune date tra la fine di marzo e l’inizio di aprile più legate al rock e al pop (termini che vanno presi molto con le pinze, vista la varietà di linguaggi e sfumature che si portano dietro).
Il 29 marzo torna Lydia Lunch a Roma. La divinità della no wave newyorchese è spesso nel nostro Paese per concerti, ma in una veste sempre diversa. Se verso la fine dello scorso anno l’avevamo vista con Cypress Grove al Forte Prenestino, ora si presenta come Brutal Measures , in coppia con Weasel Walter dei Flying Luttenbechers all’EVOL in via dei Lucani. Chi conosce l’artista americana sa quanto sia imprevedibile e come anche questa volta riuscirà a sorprendere il pubblico con una forma sempre nuova, figlia dell’improvvisazione e della commistione dei generi tipica del periodo in cui è emersa (la fine degli anni ’70). I fan e le fan del rock “alternativo” e della sperimentazione rumoristica alla Brian Eno e dei Suicide non possono non presenziare.
Lo stesso giorno a Perugia c’è Ginevra Di Marco live, all’Hotel Giò. Gli amanti della musica italiana uscita negli anni ’90 si ricorderanno di lei per il prezioso contributo che ha dato prima nei CSI e poi nei PGR. Con all’attivo altre preziose collaborazioni con Franco Battiato, Modena City Ramblers, Paola Turci e Daniele Sepe, è tra le voci più apprezzate dello scorso ventennio. Suonerà diverso materiale della sua carriera solista, inclusi molti estratti dall’album La Rubia Canta la Negra (omaggio alla cantante argentina Mercedes Sosa), del 2017, che nello stesso anno le ha fatto vincere il prestigioso Premio Tenco.
Torniamo nella capitale perché è lì che Bob Dylan inizierà il suo tour italiano, con ben tre date (3-4-5 aprile) all’Auditorium Parco della Musica. È un nome che non ha certo bisogno di presentazioni, ma chi lo conosce sa come sia in grado di rinnovarsi e riproporre i suoi cavalli di battaglia in maniera inaspettata, esibendosi in versioni nuove con musicisti molto diversi ma di primo livello. Non è un caso se il suo ultimo disco Triplicate, uscito nel 2017, sia un disco non di composizioni sue, ma di cover di grandi classici della tradizione americana, con una sezione ritmica e degli arrangiamenti molto intimi e raffinati: tutto il contrario di chi si aspetta la formula voce e chitarra degli esordi. Di acqua sotto i ponti da Blowing in The Wind ne è passata, ma c’è ancora chi identifica Dylan con quel pezzo. I non romani potranno comunque vedere il grande artista americano nelle altre sei date in giro per lo stivale nel mese di aprile: il 7 al Mandela Forum di Firenze, l’8 al Palabam di Mantova, il 9 al teatro degli Arcimboldi di Milano, all’RDS Stadium di Genova il 25, al Pala Arrex di Jesolo il 26 e all’Arena di Verona il 27.