Partiti sotto la soglia del 10%, gli italiani festeggiano con la grigliata

Dopo le elezioni in Molise, i risultati hanno parlato chiaro. Il Movimento Cinque stelle perde voti, non solo nella piccola regione. I 31 punti percentuali hanno fatto contenti i cretini, quelli che hanno festeggiato la vittoria pirrica degli avversari, mentre tutti gli altri non hanno avuto il coraggio di dichiarare lo stato di emergenza in cui si trova la democrazia in Italia, visto che i partiti sono scomparsi sotto la soglia del 10%: Forza Italia 10%; Partito Democratico 9%; Lega Salvini Molise 8%; Fratelli d’Italia 4%.

Il paese è fermo e a rischio. La vita amministrativa è in coma. Alla crisi economica si è aggiunta quella politica.

Il Presidente Mattarella non sa che pesci prendere, temporeggia.

Servirà tornare al voto con una legge elettorale che non funziona? Se avesse vinto il Sì al referendum, se avessimo votato per la nuova legge elettorale proposta dal Governo Renzi le cose sarebbero andate diversamente?

La crisi politica non si risolve tagliando poltrone. Non si risolve mutilando gli organi di governo, accentrando il potere nelle mani di un numero sempre più ristretto di politicanti. La legge elettorale di Renzi ci avrebbe condotto alla stessa situazione che stiamo vivendo in questi giorni, con un rischio maggiore: quello di facilitare un golpe.

Ma per gli italiani ogni giorno è buono per fare una grigliata anche il 25 Aprile più amaro della storia dell’Italia repubblicana.

C’è chi va al mare, chi in montagna, chi al centro commerciale, chi al concertone, per consumare pure questo giorno, chi si trastulla sui social per fuggire e nascondersi dietro un’identità digitale, invece di incontrare gli altri e riorganizzarsi. Perché al voto non si potrà andare nelle stesse condizioni di marzo, con gli stessi volti, con gli stessi nomi, con gli stessi cretini, con gli stessi ladri.

Qualsiasi legge elettorale senza gli italiani, senza la società civile, non servirebbe.

Questa dovrebbe diventare l’occasione per riprendersi il futuro.

Il popolo sfruttato, disoccupato, sfibrato dall’inutile ricerca e dall’attesa di una promessa che non si realizza,  è stanco? Da maggio lo sarà di più.

Oliamo e facciamo funzionare la democrazia o gli italiani saranno spacciati. Resta poco da consumare, abbiamo mangiato anche le scorze.