ITALIA – Mantova, il “Vaticano nella palude” protetta dalla Convenzione di Ramsar
L’hanno chiamata il “Vaticano nella palude” perchè il fiume Mincio disceso dal Garda avvolge quasi completamente Mantova, formando tre laghi dai quali sembrano emergere il castello di San Giorgio, il profilo della Reggia dei Gonzaga, la basilica palatina di Santa Barbara, la Domus Nova. Il rosso vecchio del cotto, il grigio dell’acqua e il verde delle canne creano rare suggestioni alle quali non fu certamente estranea la maga-indovina Manto, figlia di Tiresia che, per fondare questa città stregata, pose il suo antro al “bus dal gat” (una tana situata nella palude, sulla riva sinistra del lago di mezzo). Qui il Mincio si calma, muta il suo colore, si fa palude. Tutelato dalla legge del parco del Mincio, l’ambiente offre rifugio a folaghe, nitticore, aironi, svassi, cormorani e toffetti, mentre sull’acqua galleggiano le ninfee, la Trapa natans o castagna di lago (che si cuoce e si mangia in autunno) e i fiori di loto.
Un programma di navigazione permette di dedicate l’intera giornata alla visita di Mantova pur senza rinunciare alla navigazione nel suggestivo ambiente naturale che circonda la città.
Dopo la partenza, si naviga sul lago inferiore in vista dello scenario architettonico più classico della città virginiana che si specchia nelle acque dei suoi laghi.
La navigazione procede poi nella Vallazza fra le caratteristiche presenze di flora e di fauna che vivono in questa zona umida protetta dal Parco naturale del Mincio, dove fioriscono ninfee bianche, gialle, castagne d’acqua.
Nel pieno dell’estate è da notare la spettacolare fioritura del Fior di loto (Nelumbo nucifera), una splendida pianta esotica con grandi foglie tondeggianti verde smeraldo che si innalzano per oltre un metro sopra il pelo dell’acqua e magnifici fiori dal profumo intenso che mostrano tutte le sfumature del rosa, del crema al magenta.
Da Pontile Pietole si accede al borgo natio del poeta latino Virgilio, Virgilio di Andes.
La crociera di un’ora e mezzo consente di confrontare tre tipi di ambienti: quello lacuale, quello palustre e quello squisitamente fluviale.
A Valdaro è possibile ammirare l’antica fornace in cui erano fabbricati i mattoni della città.
Arrivati a Governolo, si accede alla chiusa di navigazione che consente al natante di superare il dislivello fra Mincio e Po. E’ un’opera inaugurata nel 1925 dal re Vittorio Emanuele III.
La zona è ricoperta di vasti canneti, ricca di vegetazione idrofila negli specchi d’acqua aperti; eccezionale presenza di avifauna acquatica, sia nidificante, che svernante (anche aironi e fenicotteri). L’area è stata dichiarata zona umida di interesse internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar.