GRECIA – Pierre Moscovici: “Le Istituzioni Ue stanno lavorando per le misure fiscali”
La Grecia appare sempre più debilitata dal crollo finanziario e il lemma Grexit coniato nel 2012, quando si prospettava l’uscita della nazione ellenica dalla zona Euro in maniera forzata, conseguente alla disastrosa situazione economica, pare essere prepotentemente tornato alla ribalta.
Il Pil nell’ultimo trimestre ha mostrato un calo dello 0,6 %, dato preceduto dal 1,4% segnato nei tre mesi antecedenti. Nonostante l’ipotesi del Greek Exit si faccia largo tra gli economisti, l’Unione Europea attraverso Pierre Moscovici, ossia il Portavoce del Commissario Ue agli Affari Economici ha dichiarato che “Le Istituzioni Ue stanno ancora lavorando a un pacchetto di misure per raggiungere gli obiettivi fiscali concordati nel memorandum” e la “Grecia deve ancora adottare un pacchetto molto significativo per arrivarci”, inoltre “la scala di questi sforzi è in linea con quanto stabilito la scorsa estate”.
Nel frattempo gli scontri e gli scioperi non si arrestano nella capitale, il 12 febbraio gli agricoltori sono scesi in piazza a causa della riforma delle pensioni e degli eventuali aumenti delle tasse. La polizia ha lanciato dei lacrimogeni contro la folla, per contrastare il dissenso degli agricoltori che hanno distrutto alcuni vetri del palazzo del ministero dell’agricoltura, lanciando pietre e pomodori contro la struttura.
Della democrazia greca, lontana dal modello esemplare della polis, sembrano rimasti solo i meravigliosi e unici reperti archeologici, testimoni di un tempo ormai lontano ed effettivamente utopistico.