Sulle vie della parità. Il nuovo bando di concorso VI Edizione – anno 2018/2019

Il concorso, indetto da Toponomastica femminile, con la partecipazione di Società Italiana delle Storiche, Rete per la Parità, FILDIS, Power&Gender, Acume, OdG – Osservatorio di Genere-Macerata, Scosse, Eccellenze Italiane, Casa editrice Matilda, Associazione Le Sentinelle onlus, Casa Ascione, e  l’Istituto Comprensivo Santa Caterina di Cagliari, è rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e agli enti di formazione ed è finalizzato a riscoprire e valorizzare il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società.

La toponomastica si fonda sulla combinazione di due concetti, il nome e lo spazio in cui si vive, coniugando l’astrazione del nome con la concretezza dei luoghi fisici, e mettendo in evidenza che uno spazio fisico può in molte occasioni assumere valore simbolico.

Il carattere trasversale della toponomastica e dell’analisi del territorio offre numerose opportunità didattiche di integrazioni interdisciplinari e nel contempo permette a bambine e bambini, a ragazze e ragazzi di sviluppare forme di cittadinanza attiva e di partecipazione alle scelte di chi amministra la città, nel rispetto dei valori dell’inclusione.

Attraverso attività di ricerca-azione si chiede di:

  • • riscoprire figure femminili che hanno contribuito allo sviluppo sociale, culturale o economico del Paese e proporle alle sedi competenti per nuove intitolazioni, al fine di ridurre il gap di genere nella toponomastica;
  • • definire, nel proprio territorio, itinerari in grado di riportare alla luce le tracce delle donne che hanno contribuito alla crescita sociale e culturale del Paese;
  • • divulgare, attraverso svariate forme espressive, la conoscenza di protagoniste visibili e nascoste della vita collettiva;
  • • individuare modelli femminili di valore e di differenza ai quali attingere nell’opera complessa della costruzione dell’identità.

Si raccomanda una particolare attenzione al linguaggio, che dovrà rendere visibile la presenza femminile attraverso un corretto uso della grammatica.

        

Regolamento

Ragionando sulle intitolazioni presenti e assenti, le/gli studenti impegnate/i nella ricerca-studio saranno stimolate/i a sviluppare il lavoro in modo autonomo, critico e responsabile, scegliendo tra una delle seguenti sezioni tematiche, con scadenze tra loro differenziate:

  1. A. PERCORSI TERRITORIALI, URBANI E AMBIENTALI

consegna 8 marzo 2019

  1. B. PERCORSI MEDIATICI, COMUNICATIVI, ESPOSITIVI E DI SPETTACOLO

consegna 8 marzo 2019 

  1. C. LE MADRI DELLA REPUBBLICA 

consegna 16 febbraio 2019   

D. IL LAVORO DELLE DONNE

consegna 8 marzo 2019

Scuole/atenei/enti di formazione inoltreranno i lavori completi, la relativa documentazione e la relazione docente agli indirizzi mail indicati in ogni singola sezione.

Del materiale multimediale, caricato in rete dalle singole scuole, sarà spedito il solo link.

L’invio di eventuale materiale fisico, qualora necessario, avverrà per mezzo posta ordinaria all’indirizzo che comunicheremo via mail. Sezione per sezione.

Le/i docenti referenti sintetizzeranno l’attività didattica svolta in una breve relazione (circa 2.000 battute) da inserire nella scheda didattica allegata al presente bando, che andrà compilata in ogni sua parte.

Una giuria scelta dal Comitato organizzatore valuterà i lavori pervenuti e selezionerà più proposte che terranno conto delle tecniche espressive e delle fasce di età.

La cerimonia di premiazione finale di tutte le sezioni si terrà a Roma, nella primavera 2019. 

I gruppi e/o le classi vincitrici e le/i docenti referenti riceveranno diplomi di merito, libri e/o premi degli sponsor.

Le/i docenti potranno richiedere un attestato di partecipazione alla giornata di premiazione,  rilasciato dalla Società Italiana delle Storiche (SIS), ente accreditato dal Miur per la Formazione Docenti ai sensi della D.M. 170/2016.

Per adesioni e informazioni: toponomasticafemminileconcorsi@gmail.com

SEZIONE A

PERCORSI TERRITORIALI, URBANI E AMBIENTALI

Alla sezione A, indetta da Toponomastica femminile, e  Società italiana delle Storiche, parteciperanno i percorsi pervenuti entro l’8 marzo 2019 all’indirizzo mail: toponomasticafemminileconcorsi@gmail.com

I gruppi e le classi potranno sviluppare il proprio elaborato scegliendo liberamente tra modalità espressive letterarie, artistiche, multimediali o miste.

La sezione prevede più tipologie di lavoro, frutto di ricerca storica e di analisi territoriale.

Tutte le tipologie dovranno includere l’integrazione di materiale fotografico e cartografico che consenta di riconoscere i luoghi prescelti.

A1. Proposte di intitolazione

Presentazione di una o più figure femminili meritorie di memoria e definizione dei rispettivi luoghi da intitolare – aree di circolazione e di sosta; ambienti di lavoro, riunione e servizio; spazi di studio e cultura; parchi, boschi, alberi, giardini e orti.

È richiesta copia della relativa proposta avanzata alle sedi competenti e/o delle avvenute intitolazioni.

A2. Percorsi di genere

Costruzione di un itinerario alla scoperta delle tracce femminili presenti nel territorio di appartenenza (paese, città, quartiere…).

A3. Viale delle Giuste

Realizzazione di un percorso (in un viale di paese, in un parco, in una scuola, in un corridoio di biblioteca…) che ricordi donne definite “Giuste” in base a questa definizione: donne laiche che in ogni tempo e in ogni luogo si sono distinte, anche a rischio della propria vita, sia per le attività volte alla salvezza di singole persone oggetto di persecuzione e di discriminazione, sia per la loro lotta e denuncia dei soprusi e delle ingiustizie, in difesa di un ideale superiore di dignità e umanità.

Oltre alla relazione docente e al materiale fotografico, sono richieste: 

  • – la definizione del numero di figure di cui sarà costituito il percorso; 
  • – la motivazione significativa nell’attribuzione del riconoscimento di “Giuste” alle figure scelte, in un testo di circa 2.000 battute per ciascuna donna segnalata; 
  • – l’autorizzazione alla realizzazione del percorso da parte dell’autorità competente (in caso di percorso solo progettato e non ancora realizzato).

SEZIONE B

PERCORSI MEDIATICI, COMUNICATIVI, ESPOSITIVI E DI SPETTACOLO

Alla sezione B parteciperanno i percorsi pervenuti entro l’8 marzo 2019 all’indirizzo mail: toponomasticafemminileconcorsi@gmail.com

I gruppi potranno sviluppare il proprio elaborato scegliendo tra le seguenti modalità espressive.

B1. Media 

Per corto/lungometraggi, blog e siti, oltre alla relazione docente, sarà inviato il solo link. Si raccomanda di verificare la visibilità del lavoro con le piattaforme più comuni.

Per le trasmissioni radiofoniche andrà inviata una trasmissione e/o una canzone registrata in digitale da caricare sulla piattaforma della radioweb Beacon Waves. I programmi dovranno essere realizzati utilizzando le app HOKUSAI AUDIO EDITOR per I phone o AUDACITY per gli altri.

Tutte le fasi della produzione – dalla regia alla narrazione – dovranno favorire, per quanto possibile, una massiccia partecipazione femminile. 

Si consiglia di guardare preventivamente il sito: https://www.spreaker.com/user/beacon

Per ulteriori informazioni scrivere a: simploche@libero.it

Per giornali, riviste e proposte editoriali concordare preventivamente il progetto, contattando toponomasticafemminileconcorsi@gmail.com

B2. Mostre fotografico-documentarie e virtuali

Per le mostre fotografiche, oltre alla relazione docente, si chiede l’invio di materiale iconografico e cartografico che consenta di riconoscere anche il luogo di collocazione delle stesse.

Per le mostre virtuali inviare il link.

B3. Opere scultoree, street art e murales, performance e rappresentazioni teatrali, musicali, artistiche

Oltre alla relazione docente, sarà inviato via mail il link alla rappresentazione eventualmente in rete e/o un DVD a mezzo posta contenente la registrazione.

Per street art, murales e sculture si chiede l’invio di materiale fotografico e cartografico che consenta di riconoscere anche il luogo di collocazione delle opere.

Alcune sculture, se idonee, potrebbero essere collocate ad Alcatraz, nel viale delle Giuste. Per maggiori informazioni su quest’ultimo punto, si invita a contattare in via preventiva: (toponomasticafemminileconcorsi@gmail.com).

SEZIONE C

LE MADRI DELLA REPUBBLICA

Alla sezione C, indetta da Toponomastica femminile e dall’Istituto Comprensivo “Santa Caterina”, di Cagliari, nell’ambito delle celebrazioni dei 70 anni della Costituzione italiana, parteciperanno i percorsi pervenuti entro il 16 febbraio 2019 all’indirizzo mail – caic89300g@istruzione.it – o in plico chiuso presso l’Istituto Comprensivo “Santa Caterina”, Via Canelles n. 1, 09124 Cagliari.

Alunne e alunni di ogni ordine e grado dovranno produrre un elaborato sul tema “Le madri della Repubblica”, che contempli lo studio delle biografie e delle scelte politiche e di vita delle 21 Costituenti. 

Il concorso prevede le seguenti modalità espressive:

C1. scrittura creativa (racconti, poesie,rappresentazioni teatrali …);

C2. arte (pittura, fotografia, graphic novel, video, musica, danza…).

Per la sola Regione Sardegna, la sezione C seguirà un suo iter regionale, che confluirà nel bando nazionale al termine di un percorso autonomo, premiato a Cagliari. È richiesta preventiva iscrizione da inviare a: caic89300g@istruzione.it

SEZIONE D

IL LAVORO DELLE DONNE

Alla sezione D parteciperanno i lavori pervenuti entro l’8 marzo 2019 all’indirizzo mail: toponomasticafemminileconcorsi@gmail.com

I gruppi partecipanti svilupperanno il proprio elaborato producendo ricerche territoriali, documentarie e fotografiche, sul lavoro femminile, passato e presente, nelle diverse aree geografiche e nei diversi settori di attività, utilizzando modalità espressive letterarie, multimediali o miste e corredando la ricerca di bibliografia ed eventuali testimonianze orali e scritte.

Il lavoro dovrà concludersi con una proposta di intitolazione individuale (a una singola lavoratrice) o collettiva (a una categoria di lavoratrici) avanzata alle sedi competenti, da allegare al materiale spedito al concorso.

Si richiede di inviare, oltre alla scheda docente, il pdf completo, composto da testo e immagini, e una cartella contenente la documentazione separata, con testi in docx , immagini in jpg e documenti in pdf.

Al fine di salvaguardare e incrementare la memoria dell’azione femminile in tutti i settori lavorativi, dalle professioni ai mestieri, dalle attività desuete a quelle recenti, e di testimoniare la consistente presenza delle donne che in tutti i campi hanno collaborato al progresso dell’umanità, le ricerche ritenute più ricche e originali, adattate al format corrente e contrassegnate dal nome della classe-autrice, entreranno a far parte della mostra itinerante Donne e lavoro, che da tre anni viene esposta sul territorio nazionale in ambiti istituzionali e scuole, spazi pubblici e privati.

CONCORSO NAZIONALE

SULLE VIE DELLA PARITÀ

anno scolastico-accademico 2018/2019

RELAZIONE DOCENTE

DATI ISTITUZIONE

Tipologia (scuola/ateneo/centro) Denominazione Ordine e grado Indirizzo

Città (Provincia) Telefono

E-Mail

Titolo del lavoro

Link (in rete, obbligatorio per video e lavori con animazione))

Sezione e tipologia
  • • A1
  • • A2
  • • A3
  • • B1
  • • B2
  • • B3
  • • C1
  • • C2
  • • D
Modalità espressive
  • • Letteraria
  • • Artistica
  • • Multimediale
  • • Mista
Docenti referenti Nome/cognome

………………………………………………… e-mail

telefono

Nome/cognome

………………………………………………… e-mail

telefono

Partecipanti Classi: n. alunne: n. alunni:
Tempi
Luoghi
Fasi di lavoro
Descrizione dell’esperienza
Proposte di intitolazione
Eventuali azioni successive previste
NOTE

Data…………………… Firma docente




Fratelli e sorelle d’Italia

Ci sono molti motivi per cantare o non cantare l’Inno di Mameli. Lo cantiamo perché lo sappiamo a memoria, perché tifiamo per la Nazionale azzurra (anche se non è stata ammessa ai Mondiali), perché lo cantano tutte e tutti e ci sentiamo in imbarazzo a non farlo. E non lo cantiamo perché, diciamolo, questo Michele Novaro che l’ha musicato non è proprio il Ludwig van Beethoven dell’Inno alla Gioia ora europeo, perché non ci ricordiamo molto di Scipio e del suo elmo, perché l’espressione “Stringiamci a coorte” suona piuttosto oscura in questo Paese in cui l’analfabetismo funzionale miete troppi allori, perché questi bimbi che «si chiaman Balilla» ci ricordano qualcosa di più recente del Risorgimento e che non ci piace. E poi: va bene i fratelli d’Italia, ma le sorelle dove sono? Perché non vengono mai menzionate? Dove sono le partigiane, le madri costituenti, le artiste, le scienziate, le levatrici, le insegnanti, le operaie, le intellettuali? Non hanno una patria? Le abbiamo private della cittadinanza ed espulse dalla memoria? Forse è anche questo il senso di quel «Perché non siamo popolo, perché siam divisi», e da qui dovremmo ripartire.

Vedendo Mameli Rap, il video di questa classe quinta dell’I.i.s. A. Olivetti di Fano premiata al concorso “Sulle vie della parità”, si può avere l’impressione superficiale che si tratti di una reinterpretazione in chiave goliardica, una presa in giro irriverente o l’ennesima proposta di svecchiamento di un residuato ottocentesco. E invece, dopo un incipit rap e tricolore, ecco la splendida voce di Veriana Bamba e l’energia ritmica di Man Caldari che ci ripropongono l’attualità: non solo fratelli, anche sorelle; non solo «pronti alla morte», ma anche alla festa. «Fare del bene», «innalza il rispetto come tua bandiera», «rispetta gli ideali di tutte le persone», ecco come nel Ventunesimo secolo possiamo e dobbiamo sentire l’inno del nostro Paese multicolore, che deve sempre più aprirsi agli altri e alle altre. E quando, fra un anno, faremo un tifo sfegatato per le ragazze della Nazionale di calcio azzurra ai Mondiali femminili in Francia, canteremo l’Inno di Mameli con questo spirito.

La classe quinta C dell’I.I.S “A. Olivetti”, Polo 3, di Fano, ha vinto il premio per il progetto più originale della I edizione del concorso “Sulle vie della parità nelle Marche”, promosso dall’Osservatorio di Genere con il patrocinio della Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche (CPO) e del Consiglio delle Donne del Comune di Macerata, in collaborazione con il Sistema Museale dell’Università di Camerino, il blog di divulgazione astronomica delle Nane Brune, CGIL Marche, CISL Marche e UIL Marche con il contributo del Soroptimist Club Fermo. L’iniziativa è una tappa regionale del concorso nazionale “Sulle vie della parità”, edizione V, indetto dall’associazione Toponomastica femminile, con cui l’Osservatorio di Genere collabora attivamente dal 2016. Mameli Rap è stato premiato anche a Roma, il 27 aprile 2018, dall’On. Laura Boldrini, in occasione della giornata finale del Concorso nazionale “Sulle vie della parità” di Toponomastica femminile.




Premiazione del concorso “Sulle vie della parità” – V edizione (seconda parte)

Continua dalla prima parte il racconto della cerimonia di premiazione della quinta edizione del Concorso Sulle vie della parità, di Toponomastica femminile, svoltasi il 27 aprile scorso in un’aula della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre.

Gran parte dei progetti pervenuti hanno saputo cogliere il valore della presenza femminile nei vari contesti, da quello politico a quello culturale, dall’ambito sociale al mondo del lavoro, sviluppando i temi con originalità e incontrando lungo il percorso tante figure meritevoli del ricordo.  Astronaute, vittime del caporalato, della mafia, o dei recenti terremoti che hanno colpito l’Italia centrale e l’isola di Ischia, costituenti e staffette partigiane, passaturi e cappellette, gelsominaie e tessitrici, pilote e badesse, cantanti e attrici, una piccola folla di figure femminili è venuta alla luce nella ricerca, testimoniando la forte componente delle donne nella storia, nel tessuto economico, nella cultura del nostro Paese. Molte biografie, spesso in versione plurilingue, talvolta anche in arabo. Tante le presentazioni in ppt, o i video in cui giovani studenti, diventate/i attrici e attori, danno vita alle figure scelte, cartelloni e collage vivaci e colorati, una guida di genere della città di Cagliari in forma di libro sfogliabile online, una radio su cui vengono caricate periodicamente biografie e interviste immaginarie.  Una app per le vie di Macerata, completa di traduttore e navigatore, una rivisitazione in stile rap del nostro inno nazionale, che diventa Sorelle d’Italia. Hanno contribuito anche Samantha Cristoforetti, intervenuta in una scuola primaria di Milano,  l’on. Caterina Chinnici, intervistata da una classe di Caltanissetta, la street artist Malina Suliman, invitata da una scuola di Noto.

Di seguito le motivazioni dei premi assegnati alle scuole superiori convenute a Roma:

Premio speciale interclasse – IIS Matteo Raeli, Noto(SR)

Classi del liceo artistico, economico/sociale, scientifico e classico hanno realizzatoun percorso, una vera e propria esperienza di cittadinanza attiva, rigoroso e attento alla costruzione di una storia inclusiva e paritaria. Tre i video realizzati: Donne contro la mafia, Storie di donne e di luoghi, Malina Suliman e la street art, dove  le immagini  riescono a valorizzare efficacemente lo spessore e l’impegno civile di ogni protagonista. Lavori che si propongono di rileggere e riscoprire lo spazio urbano attraverso l’ottica di genere. Da segnalare anche le appropriate scelte musicali e l’attenzione a un uso non sessista della lingua.

Fig. 1

Attestato di merito Sezione C – Viale delle Giuste e Premio speciale Dialogo con le Istituzioni – IISS Vergani-Navarra, Ferrara, sede di Ostellato (FE)

Notevole è stato l’impegno di un gruppo di studenti dell’Istituto Agrario di Ostellato profuso nella conoscenza del proprio territorio, e confermato dal loro duplice lavoro, sia per la sezione C del concorso (Viale delle giuste), che per la sezione A2, per la quale hanno realizzato mappe cittadine, per le vie femminili di Ferrara e per quelle del comune di Ostellato. L’apertura verso le comunità locali e l’interazione con diversi soggetti della pubblica amministrazione hanno dato vita a un’interessante occasione di cittadinanza attiva. Fondamentale è stata la collaborazione con l’Ufficio Toponomastico del Comune di Ferrara; la volontà di conoscere e far conoscere la propria realtà territoriale è il primo passo di un percorso di condivisione con la tutta la comunità. Il lavoro è svolto con coerenza espositiva e cura, sia nella stesura delle biografie delle donne studiate, sia nello studio del territorio e nella predisposizione tecnica dei percorsi cittadini.

Fig.2

Premio interregionale B1 – ITIS Fermo Corni, Modena (MO)

Il lavoro ha il merito di essere stato realizzato da due scuole partner che ne hanno curato parallelamente le diverse fasi, una scuola di Modena e una di Casamicciola.  Il percorso, complesso e variamente articolato, comprende lezioni frontali, attività laboratoriali di ricerca, documentazione, produzione di testi, sceneggiature, recitazione, visite guidate.  Si segnalano la creatività e l’efficacia comunicativa del file audio sulla storia drammatizzata della Nave Elettra, dell’intervista immaginaria a Elettra Marconi, e degli altri file audio per la radioweb Beacon Waves sulla biografia di Elettra e Gioia Marconi. L’inserimento del percorso nell’ambito delle iniziative della Settimana della scienza e delle attività di orientamento ha avuto inoltre un’importante valenza formativa.

Fig.3

Premio ex aequo Sezione A1 – Liceo Classico Linguistico e Coreutico Ruggero Settimo, Caltanissetta (CL)

Dalla visita alla sede del Parlamento europeo a Bruxelles è nato l’interesse di un gruppo di studenti di questo liceo ad approfondire la storia del ruolo delle donne nel Parlamento europeo e in particolare quella di Simone Veil, prima Presidente del Parlamento europeo, a cui hanno deciso di intitolare un’aula del loro istituto. Dall’intervista all’onorevole Caterina Chinnici poi hanno tratto spunto per approfondire la ricerca.

Fig.4

Premio Alternanza scuola/lavoro- IIS Paolini Cassiano, Imola (BO)

Il lavoro della classe è stato inserito nell’attività del giornale Nuovodiario Messaggero, che lo ha pubblicato in un fascicolo.

La città “guardata” come mai prima, aggiunge consapevolezza al ruolo della cittadinanza, e al significato della “custodia della memoria” e della trasmissione di saperi alle giovani generazioni . Accurata la fase di programmazione dell’intervento, molteplici gli strumenti usati per rendere la comunità consapevole e direttamente coinvolta.  La scelta per la proposta di intitolazione di una rotonda,  luogo deputato all’intreccio di molte vie, in una città come Imola, caratterizzata dalla sua vocazione ai “motori”, assume un respiro simbolico ampio.

Fig.5

Premio speciale Campus – Università Sapienza, Facoltà di Scienze Politiche/Giurisprudenza, Corso di Laurea in Scienze dell’Amministrazione

L’esperienza avviata quest’anno, anche se ancora in fase iniziale, ha contribuito a far maturare negli studenti e nelle studentesse del corso la consapevolezza di una disparità di riconoscimento alle imprese femminili, piuttosto che a quelle maschili. E a far riflettere che intitolare aule universitarie a studiose che hanno dato un rilevante contributo al pensiero umano può essere un’occasione per diffondere democrazia nei luoghi di studio e di lavoro ed esigere parità di espressione e di valorizzazione.

Fig.6

Premio Sezioni multiple – Liceo scientifico Pietro Paleocapa, Rovigo (RO)

Performances, rappresentazioni teatrali e musicalisu alcune figure femminili del Rinascimento polesano, mostra itinerante fotografico-documentaria sulle 21 costituenti, proposta di intitolazione dell’edificio principale dell’aviosuperficie di S. Maria Apollinare di Rovigo a Maria Antonietta Avanzo, tra le prime donne pilota di auto, e di aerei ,  Radio-viaggio per l’”Itinerario di genere di Rovigo” e Audio-guide per le woman streets rodigine, rendono questo progetto ben articolato nella sua complessità e varietà,  continuando un lavoro  iniziato nei precedenti anni scolastici.  Si apprezzano sia la cura scrupolosa e sapiente profusa sia la capacità di dare concretezza alle idee e di cogliere ogni spunto per arricchire e ampliare le conoscenze.

Fig.7

Premio Sezione B5 – I.P.S. Adriano Olivetti, Fano(PU)

Originale il breve filmato in cui tre alunne interpretano e raccontano la storia di tre staffette partigiane, storia di coraggio, di passione e di resistenza in nome della libertà; ma ancora più originale il rifacimento rap del nostro inno nazionale, che accanto ai fratelli d’Italia vuole dare merito anche alle sorelle d’Italia nella storia risorgimentale e non solo. Significativo  appare il tentativo, felicemente riuscito,  di legare il passato al presente.

Fig.8

Premio ex-aequo sezione B2 – I.T.E. Alberico  Gentili, Macerata(MC)

Una classe del corso di informatica, prevalentemente maschile, sollecitata sul tema del contributo dato dalle donne allo sviluppo dell’umanità, in linea col loro indirizzo di studi, ha costruito, con il contributo dell’Osservatorio di Genere di Macerata, e del Comune di Macerata, una app per smartphone e tablet, che sicuramente potrà essere esempio e modello per ulteriori applicazioni in altre aree geografiche. Oltre a mappare le strade femminili di Macerata, l’app fornisce informazioni sulla figura femminile titolare della strada, con relativa traduzione in inglese, e un navigatore che indica il percorso per raggiungerla. L’incontro poi col vicolo delle orfane ha prodotto un’interessante ricerca sugli orfanatrofi e un sito web.

Fig.9

Premio Sezione D – IISS Carlo Urbani, Porto Sant’Elpidio (FM)

Nell’ambito del progetto “Cittadinanza e legalità al femminile”, la classe ha condotto una  interessante ricerca  sul ruolo produttivo delle donne nella realtà elpidiense nel corso del Novecento: cappellette, sarte e ricamatrici, lavoratrici  del mare e occupate nell’attività calzaturiera, nelle cantine, albergatrici , titolari di negozi,  e maestre, hanno dato un contributo determinante alla crescita culturale, economica e sociale del territorio

Fig. 10

Premio Sezione A2 – IISS Enrico Mattei, Recanati (MC)

Un esperimento di classi aperte, una didattica inclusiva, la valorizzazione della biblioteca scolastica e di quella comunale, hanno permesso a due classi di accostarsi alla conoscenza di figure femminili significative della città di Recanati e di elaborare poi un prodotto multimediale ben sceneggiato e ben recitato.

Fig.11

Premio interregionale B1 e Premio ex-aequo Sezione B2 – IISS Cristofaro Mennella, Casamicciola Terme (NA)

L’istituto Mennella di Casamicciola anche quest’anno ha aderito al nostro concorso, e ha presentato due lavori: il primo, realizzato insieme all’ITIS Corni di Modena, è consistito in una complessa ricerca che ha prodotto poi l’intervista immaginaria a Elettra Marconi, file audio per la radioweb Beacon Waves sulla biografia di Elettra e Gioia Marconi e sulla storia drammatizzata della Nave Elettra. Il secondo lavoro ha ricostruito due vicende biografiche estremamente significative, legate al  terremoto che ha colpito Ischia il 21 agosto 2017, dove si avverte come il tragico episodio sia una ferita profonda e ancora aperta in chi vive a Casamicciola e in tutta l’isola.  Il video, infatti, vuole avviare una fase di “metabolizzazione” della paura e del dolore che passa attraverso la memoria, intrecciando i versi poetici de La Ginestra  di Giacomo Leopardi, le immagini del mare e della natura mediterranea, le foto del devastante terremoto del 1883 e quelle del sisma del 2017.

Fig. 12

 

Vengono inviati per e-mail diplomi e attestati alle seguenti scuole non presenti alla premiazione:

IPSEOA Tor Carbone, Roma

IISS Vincenzo Benini, Melegnano (MI)

IISS Alessandro Volta, Caltanissetta (CL)

IISS Bojano (CB)

 

Servizio fotografico di Giovanni Savio




Premiazione del concorso “Sulle vie della parità” – V edizione (prima parte)

Grande partecipazione ed entusiasmo anche quest’anno alla premiazione della quinta edizione del Concorso “Sulle vie della parità” indetto da Toponomastica femminile, il 27 aprile scorso, in un’aula della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre. Alto il livello dei lavori pervenuti, ed emozionante la giornata, per la presenza di tante scolaresche, dalla primaria all’università, venute da tutta Italia, a testimoniare la passione e l’impegno con cui affrontano le tematiche di genere. La loro presenza ci inorgoglisce, ci conferma la bontà della strada da noi intrapresa e ci gratifica del tanto lavoro svolto. Garantisce il successo dell’iniziativa, di cui sono orgogliosamente a capo, e dimostra che la buona scuola si può fare, per la competenza e la passione presente in tanta parte della classe docente che riesce a sollecitare le giovani generazioni sui temi della parità e della memoria femminile.

In apertura, doverosi i ringraziamenti all’ospite, la padrona di casa, Lucia Chiappetta Caiola, prorettrice vicaria dell’Università Roma Tre, e all’onLaura Boldrini, che da presidente della Camera dei Deputati ha voluto patrocinare quest’anno il nostro concorso. L’onorevole, nei saluti, ha dato una preziosa testimonianza delle sue battaglie a favore della parità di genere, denunciando gli ostacoli che si incontrano percorrendo questa strada, ma insistendo anche sulla necessità di non demordere: rivolgendosi a bambine e ragazze, le ha incoraggiato a lottare per pretendere uguale dignità e parità di diritti, nella convinzione che bisogna avere a fianco anche i compagni maschi. E il suo accalorato discorso è stato seguito dalla platea che lo ha condiviso con frequenti applausi.

Tra le presenze anche due sindache, qualche preside, commissarie PPOO, oltre alle tante associazioni da sempre amiche di Toponomastica femminile – Affi, Fildis, Acume, Sis, Reteperlaparità, Noidonne – e molte referenti regionali, venute di proposito a Roma.

Le rappresentanze delle scuole vincitrici sono state chiamate a ricevere diploma e borsa premio, avendo a disposizione anche qualche minuto per parlare, mentre sullo schermo scorrevano le slide  che illustravano il loro lavoro.

Di seguito le motivazioni dei premi destinati alle scuole primarie e secondarie di 1° grado presenti alla cerimonia. Nel prossimo numero di ImPagine pubblicheremo le motivazioni dei premi assegnati alle scuole superiori convenute a Roma.

 

1° Premio con lode – Sezione A mista – IC Santa Caterina, Cagliari

Foto 1

Due classi dell’Istituto Comprensivo Santa Caterina, di Cagliari, la V A della Primaria e la IE della Scuola Secondaria di 1° grado, hanno elaborato una Guida Turistica al Femminile della città, sia cartacea che multimediale, che illustra il patrimonio storico-artistico della città e  ricorda le tante donne che vi hanno lasciato traccia. Il loro eccellente lavoro si chiude con la proposta di intitolazione di una Piazza a Maria Lai nello storico quartiere di Castello della città di Cagliari. Emergono con evidenza il potenziale comunicativo del progetto, la freschezza dei disegni, la documentazione fotografica, la completezza della ricerca; un merito particolare va alla docente, Maria Carmen Sulis, che da anni motiva i suoi alunni e le sue alunne a lavorare su tematiche di genere, educando al rispetto e all’uso di un linguaggio non sessista.

Premio ex aequo Sezione D – Primaria – IC Marcello Candia, Milano – Scuola Primaria di via Vallarsa

Foto 2

Il tema scelto, le donne dello spazio, è di grande attualità, importanza e interesse anche per il futuro delle nuove generazioni.  E’ stato trattato in modo ampio, attento, completo, approfondito, con uno sguardo a 360 gradi, in accordo e collegamento con ricerche precedenti. Si apprezzano l’impegno, la curiosità non banale, il metodo di lavoro, la passione intelligente per la ricerca profuse dal gruppo di studenti sotto la guida attenta e consapevole delle docenti.

1° Premio Sezione A Juniores – IC F. Meloni, Domusnovas (SU), sede di Villamassargia

Foto 3

La lezione di cittadinanza attiva che alunni e alunne della III A della scuola Secondaria di 1° Grado di Villamassargia hanno condotto per le strade del loro paese è felicemente documentata dal video presentato al concorso.  La ricerca che hanno condotto poi sui testi li ha portati ad individuare tre figure femminili sarde, donne fiere e combattive, a cui chiedono di intitolare  tre vie del loro paese. Intanto da soli hanno realizzato la targa della biblioteca civica, dedicandola a un’artista loro conterranea, Amelia Camboni.

2° Premio ex-aequo Sezione A Juniores – IC G. Pascoli, Noci (BA)

Foto 4

La ricerca si è svolta nell’arco dei tre anni della scuola media stimolando l’interesse e la curiosità di allieve e allievi. Si tratta della raccolta di brevi biografie e testimonianze di alcune donne protagoniste, a vario titolo e in settori diversi, della storia dei loro Paesi nelle diverse parti del mondo. Interessante, positivo ed educativo risulta l’accento posto sia sul ruolo delle donne durante le due guerre mondiali e la tragedia dell’olocausto sia sulla proposta di intitolazione “Alle donne vittime del caporalato”.

2° Premio ex aequo Sezione A Primaria – Scuola  Primaria Marino Mazzacurati, Galliera (BO)

Foto 5

La classe IV A della scuola primaria Marino Mazzacurati di Galliera ha affrontato lo studio di alcune figure femminili già ricordate nell’odonomastica cittadina., riflettendo sull’operato di queste donne e successivamente  affinando le  capacità di scrittura e di elaborazione grafica in pannelli vivaci dal punto di vista cromatico e personali per segno grafico.

E inoltre…

Sezione C – Viale delle Giuste

Nei giorni 10 e 11 marzo 2018, nella Libera Università di Alcatraz (Gubbio) il progetto Viale delle Giuste, sezione C del nostro concorso nazionale, si è concluso con l’intitolazione di altri venti viali, che si aggiungono ai precedenti venti, intitolati l’anno scorso, ad altrettante donne giuste scelte dalle scuole partecipanti.

Si tratta di donne che hanno operato contro discriminazioni, ingiustizie e soprusi, mettendo a repentaglio o perdendo addirittura la loro vita.

Quest’anno il merito va a un gruppo di scuole di Lodi – IC Cazzulani, IPS Einaudi, ITE Bassi, ITIS Volta, Liceo Vegio, Liceo artistico Piazza; all’IC di Codogno e all’Associazione Girovagando, all’IISS Benini d Melegnano, all’IISS Vergani/Navarra di Ferrara, e all’Istituto Paritario Regina Coeli, di Napoli.

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Vengono inviati per e-mail diplomi e attestati alle seguenti scuole non presenti alla premiazione:

Scuola Primaria S. Giovanni Bosco, Foggia

IC di Montecarlo, Scuola Primaria Salvo D’Acquisto, Villa Basilica (LU)

IC Luigi Capuana, Primaria plesso A. Caia, Avola (SR)

IC Thiesi (SS)

IC De Amicis/Masi, Atripalda (AV)

IC San Biagio Vittoria (RG)

IC Salvo D’Acquisto, Messina

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Premiazione del concorso “Sulle vie della parità” (2017/2018)

Il prossimo 27 aprile, in un’aula della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre, in via Principe Amedeo, si svolgerà la cerimonia di premiazione del concorso nazionale Sulle vie della parità, giunto quest’anno alla sua quinta edizione. Bandito insieme alla Fnism e patrocinato sin dalla prima edizione dal Senato della Repubblica, quest’anno il concorso ha avuto il patrocinio della Camera dei Deputati, oltre che della Regione Piemonte, della Commissione Regionale PPOO della Toscana, della Società Italiana delle Storiche, della UISP Emilia-Romagna, dell’associazione Acume e della Libera Università di Alcatraz. Nei corridoi dell’Università sarà possibile visitare due mostre allestite da Toponomastica femminile, “Donne in musica” e “Le madri costituenti”. L’on. Laura Boldrini aprirà la giornata e premierà le prime scolaresche in programma.

Le adesioni, come sempre, sono arrivate da ogni angolo d’Italia, da Avola a Melegnano, da Lodi a Caltanissetta, da Cagliari a Modena, da Foggia a Milano, da Ischia a Imola, da Rovigo a Roma… Scuole primarie e medie, licei, istituti professionali, alberghieri e nautici, e un corso universitario: ogni fascia d’età, ogni livello di istruzione vi è rappresentato. Parteciperanno alla cerimonia conclusiva, oltre a docenti e studenti delle scuole premiate, anche qualche dirigente scolastico, una sindaca, una presidente commissione regionale PPOO e rappresentanti di Comuni che hanno finanziato il viaggio a Roma delle scolaresche.

Tra i lavori premiati tantissimi ppt e video, in cui studenti, improvvisatisi attori e attrici, ci raccontano la storia di donne, più o meno note, protagoniste internazionali, o figure della storia locale da valorizzare. Richieste di intitolazioni alle istituzioni, con tanto di timbri, una guida della città realizzata come libro sfogliabile online, percorsi di genere femminili nelle città, trasmissioni radiofoniche, app che si possono scaricare sui telefoni cellulari, una canzone rap che stravolge il testo del nostro inno nazionale, cambiandolo in “Sorelle d’Italia”. Tra i premi, messi a disposizione dagli sponsor, molti i libri, borse e materiale didattico, un gioco di carte alla scoperta di importanti figure femminili, l’abbonamento annuale alla rivista “L’Eco della scuola nuova”, diplomi e attestati.

Con la padrona di casa, Lucia Chiappetta Caiola, Prorettrice Vicaria dell’Università Roma Tre, saranno presenti associazioni e federazioni da sempre amiche di Toponomastica femminile – Affi, Fildis, Acume, Sis, Noidonne – e molte referenti regionali, venute a Roma anche per partecipare all’assemblea associativa convocata nella stessa sede il giorno successivo.

 




Premiazione del concorso “Sulle vie della parità nelle Marche”: 8 marzo 2018

L’8 marzo 2018 ad Ancona presso la Sala “Pino Ricci” (Palazzo delle Marche) alle ore 10.00 avrà luogo la premiazione delle scuole vincitrici della I edizione del concorso Sulle vie della parità nelle Marche promosso dall’Osservatorio di Genere con il patrocinio della Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche (CPO) e del Consiglio delle Donne del Comune di Macerata, in collaborazione con il Sistema Museale dell’Università di Camerino, il blog di divulgazione astronomica delle Nane Brune, CGIL Marche, CISL Marche e UIL Marche con il contributo del Soroptimist Club Fermo. L’iniziativa è una tappa regionale del concorso nazionale Sulle vie della parità (Edizione V) indetto da Toponomastica femminile, associazione culturale con cui l’Osservatorio di Genere collabora attivamente dal 2016. A differenza del concorso nazionale, Sulle vie della parità nelle Marche si rivolgeva solo alle scuole superiori di secondo grado, alle Accademie di Belle Arti e alle Scuole superiori di arti visive presenti sul territorio marchigiano. L’obiettivo era favorire la riscoperta e la valorizzazione del contributo offerto dalle donne alla costruzione della società marchigiana e spingere i ragazzi e le ragazze a sviluppare forme di cittadinanza attiva e di partecipazione alle scelte di chi amministra la città, nel rispetto dei valori dell’inclusione.

Ad aggiudicarsi i premi che saranno assegnati l’8 marzo e ad avere diritto a partecipare alla premiazione del concorso nazionale a Roma il 27 aprile sono stati sei progetti presentati da quattro scuole del territorio. Nel dettaglio la giuria riunitasi il 19 febbraio 2018 a Macerata ha deciso di assegnare i seguenti premi:

  • Premio per il Progetto più Originale: I.I.S. “A. Olivetti” Polo 3 Fano (classe 5°C) con il progetto “Mameli Rap”
  • Premio per il Progetto più Innovativo: I.T.E. “A. Gentili” Macerata (classe 4°D SIA) con il progetto “Strade che aggregano – Vie al femminile Macerata” e focus su “La piccola umanità internata: il vicolo delle orfane”
  • Premio per scuola del cratere, I.T.E. “A. Gentili” Macerata (classe 4°D) con il progetto “Strade che aggregano – Vie al femminile Macerata” e focus su “La piccola umanità internata: il vicolo delle orfane”

 

La giuria ha individuato inoltre la seguente graduatoria:

  • Primo Premio: I.I.S. “A. Olivetti” Polo 3 Fano (classe 5°C) con il progetto “Memorie di donne – Staffette per la libertà”
  • Secondo Premio a pari merito: I.I.S.S. “C. Urbani” Porto Sant’Elpidio (classe 3°D) con il progetto “Dalle strade del Rione alle vie dell’emancipazione e dell’identità: le Cappellette sangiorgesi” e I.I.S. “E. Mattei” Recanati (classi 2° A e 2° C) con il progetto “Donne Storiche di Recanati”
  • Terzo Premio: I.I.S.S. “C. Urbani” Porto Sant’Elpidio (classe 3°D) con il progetto “Il ruolo produttivo delle donne nella realtà elpidiense”.

Per l’Osservatorio di Genere questa premiazione rappresenta un momento molto importante perché, oltre a consolidare la collaborazione con Toponomastica femminile, il concorso può essere considerato uno degli esiti del progetto #leviedelledonnemarchigiane, un progetto ampio e se vogliamo ambizioso su cui l’associazione è impegnata dal tempo. Il volume omonimo (ODG Edizioni, 2017) che dal progetto trae ispirazione è stata anche la base di partenza per la sezione B del concorso dedicata a Percorsi mediatici, comunicativi, espositivi e di spettacolo e ha offerto all’OdG la possibilità di avviare diverse attività progettuali nelle scuole del maceratese. Un filo rosso tiene insieme le tappe più importanti di questo progetto, tappe che hanno proprio nella Giornata Internazionale della donna il loro comune denominatore: l’8 marzo del 2016 presentammo a Macerata i risultati del webcontest #leviedelledonnemarchigiane lanciando l’idea di raccogliere le biografie delle donne segnalate dall’iniziativa social in un volume; l’8 marzo del 2017 vide la luce la prima edizione del libro #leviedelledonnemarchigiane: non solo toponomastica; l’8 marzo del 2018 la premiazione dei lavori dei ragazzi e delle ragazze delle scuole marchigiane che insieme ai loro docenti hanno ragionato di spazi urbani e di immaginari collettivi presenti e futuribili.

Un lungo percorso già fatto e tanta la strada ancora da fare quindi: l’Osservatorio di Genere non può fare altro che ringraziare tutte e tutti coloro – ragazzi e ragazze, docenti, istituzioni, studiosi e studiose, cittadini – che hanno creduto in questa idea progettuale e che vorranno continuare a seguirne ancora le tracce al nostro fianco.

 

 




ITALIA – Vincono le idee: Beacon waves premiata al Miur

Assegnato il Premio speciale interregionale al progetto “Beacon waves – fare radio a scuola”, ideato dalla docente Angela Milella.  A vincere il concorso “Sulle vie della parità”, patrocinato dal Senato, l’I.C. Jacopo Barozzi e la Scuola media Teresa Confalonieri di Milano, il Liceo artistico Adolfo Venturi e il Liceo musicale Carlo Sigonio di Modena, che lo hanno realizzato. La cerimonia di premiazione svoltasi al Miur ha visto partecipi studenti e docenti. Una storia a lieto fine per quanti credono e vivono ancora per la Scuola  superando l’obsolescenza degli organi collegiali (che necessitano di una urgente e repentina riforma) e il meschino particulare, piaghe che affliggono l’istituzione anche nei migliori comuni italiani.




ITALIA – Scelto il logo della nuova radio modenese “Beacon Waves”

Di Martina Cioni

Morselli

MODENA – Il 12 Novembre 2016 si è tenuto, a Napoli,  il V Convegno dell’associazione Toponomastica femminile, che ha indetto il concorso nazionale “Sulle vie della parità”. A concorrere per il premio anche il progetto ideato da alcune scuole di Modena:”Beacon Waves”.

Questo progetto è finalizzato alla realizzazione di una radio web, di cui sono protagonisti i giovani studenti modenesi.

Proprio durante il convegno è stato scelto il logo che rappresenterà la nuova emittente di Modena. La creazione del logo è stata affidata alle ragazze del Liceo Artistico Venturi, ma sono state fornite richieste ben precise per la sua realizzazione, infatti contiene l’immagine della Ghirlandina stilizzata in giallo e in blu in modo da sembrare un’antenna radiofonica e il brand “Beacon Waves”. La Giuria, composta dai rappresentanti di classe della 3A AFM e della 2N dell’istituto Barozzi, dai rappresentanti d’Istituto del Liceo Musicale Sigonio, dalla preside del Sigonio, Roberta Pinelli,  e dalla referente del progetto Angela Milella, durante il Convegno, ha presentato il logo vincitore, creato dalla studentessa Sara Morselli, e il progetto al grande pubblico.




ITALIA – L’arte del parlare: Beacon Waves trova il logo con le studentesse del Venturi

MODENA – Al Liceo Artistico Venturi il compito di ideare il logo per il progetto “Beacon Waves” della docente Angela Alessandra Milella approvato il 5 ottobre. Alle studentesse è stata consegnata una specifica richiesta: il marchio deve contenere l’immagine della Ghirlandina stilizzata in giallo e in blu (i colori della città di Modena), in modo da sembrare un’antenna radiofonica, e il brand Beacon Waves.

Gli obbiettivi sono due: fare rete con Licei musicali, Conservatori, associazioni e fondazioni del settore radiofonico e cinematografico (o di altri settori afferenti alle aree tematiche da inserire nel palinsesto), con radio libere, gruppi radiofonici; partecipare al concorso nazionale “Sulle vie della parità” indetto dalle associazioni Toponomastica femminile e FRISM.

Gli studenti del Liceo Venturi sono stati seguiti nella realizzazione dei loghi, ora nelle mani della Giuria, dalla professoressa di Grafica, Antonella Battilani, a cui, i ragazzi della 3AAFM dell’Ites Barozzi, con curiosità, sono riusciti a porgere molte domande.

D – Perché ha aderito al progetto “Beacon waves”? Cosa ne pensa?

Il Venturi partecipa da molti anni a progetti rivolti al territorio e a progetti che coinvolgono più scuole. Penso che l’idea di realizzare una radio attivi negli studenti competenze diverse e qualificate da considerarsi all’interno di quelle ‘soft skills’ oggi sempre più richieste in vari ambiti.

D – Quante e quali classi ha coinvolto? All’interno di quale disciplina?

Ho coinvolto le classi 4E e 5E del Liceo Artistico, corso di Grafica, all’interno di Discipline Grafiche.

D – Chi ha partecipato e perché?

Ho proposto il lavoro agli studenti delle due classi con l’obiettivo di consolidare le loro competenze nell’ambito grafico-comunicativo, come la capacità di sintesi e la capacità di interpretare il tema in modo creativo e personale. Il brief che il Barozzi ci ha consegnato esprimeva richieste precise, come l’uso della Ghirlandina, dell’antenna radio e dei colori rappresentativi di Modena: questi vincoli erano da gestire in modo creativo per non scadere nello stereotipo. La sfida è stata lanciata a tutti gli studenti delle due classi, ma solo alcuni sono riusciti a consegnare per tempo.

D – Erano motivati? Quale interesse ha trovato in loro?

Come detto prima il brief ha un po’ irrigidito la creatività, in quanto la scelta degli elementi visivi è stata predeterminata dalla ‘committenza’, senza la possibilità di cercare altri simboli che potessero interpretare la radio e l’identità locale. La sfida era quindi quella di gestire la simbologia data, facendo particolare attenzione alla chiarezza, alla leggibilità e alla creatività. Chi è riuscito a ideare una proposta ha saputo bilanciare la rigidità della richiesta con una propria personale interpretazione e ricercando un buon impatto visivo. Gli studenti in genere partecipano volentieri a quei progetti che sono rivolti all’esterno della scuola e attraverso i quali possono lasciare un proprio ‘segno’.

D – Quali sono invece le Sue passioni? Di cosa si occupa? Svolge altri lavori oltre all’insegnamento?

All’insegnamento della Grafica ho sempre anche realizzato progetti grafici e illustrazioni, prevalentemente per istituzioni pubbliche; ho inoltre realizzato molti libri per bambini. Penso sia utile, nell’insegnamento di discipline sempre in ‘movimento’ come la Grafica, portare esperienze vere e provarsi sul campo. Uno dei libri a cui sono più affezionata è quello dedicato al terremoto, “Cosa c’è sotto?”, edito da Artestampa per il quale ho scritto anche i testi. L’ho realizzato in pochi giorni dopo il terremoto del 2012 con ha l’obiettivo di far affrontare ai bambini (ma anche agli adulti) la paura del terremoto. Purtroppo è sempre attuale!

D – Le piace ascoltare la radio? Cosa pensa di questo mezzo di comunicazione? Ritiene che ci siano possibilità di lavoro per i giovani in questo settore?

Da anni ascolto Radio3, un contenitore culturale molto interessante e stimolante. La radio mi piace molto, ti fa entrare in mondi diversi attraverso il suono, la voce e l’immaginazione. Credo che in questo assomigli un po’ ai libri: con strumenti diversi, ma affini, sia la lettura sia la radio ci aprono mondi infiniti. Spero proprio che ci siano possibilità di lavoro in questo settore, con il web c’è una grande espansione di nuovi mestieri, per menti aperte e giovani.

D – Quale messaggio vuole trasmettere ai giovani?

La domanda mi spaventa un po’. Il messaggio a scuola siamo noi stessi, quello che portiamo, quello per cui ci appassioniamo. Trasmettere la passione per il proprio mestiere forse è la cosa più importante.

D – Perché ha ritenuto una buona idea unire l’arte alla radio?

L’arte è comunicazione ed espressione, quindi in realtà l’arte e la radio sono campi già connessi.

D – Cosa si aspetta dalla nostra web radio? Quali temi le piacerebbe che approfondisse? Quale trasmissione gradirebbe ascoltare?

Mi aspetto di sentire voci fresche e ‘fuori dal coro’, ricche di capacità critiche e di indipendenza di pensiero, che di questi tempi ne abbiamo bisogno. Mi aspetto di sentir vibrare lo spirito dell’avventura della radio, che da sempre è stata vissuta come espressione di libertà e di innovazione.

Come detto, il mio modello di radio è Radio3, quindi posso augurare ai ragazzi di saper approfondire i temi a loro cari con la stessa profondità e competenza che è una caratteristica di Radio3.

D – Cosa pensa delle nuove tecnologie? Usa spesso Internet?

Uso Internet quotidianamente e vivo costantemente a contatto con le nuove tecnologie per necessità professionali e perché amo confrontarmi con il ‘nuovo’. Occorre però non diventarne schiavi, basta camminare per strada oggi e vedere tutti chini sul proprio smartphone, uno spettacolo no sempre edificante. C’è una bella serie tv, “Black Mirror” che porta a livelli estremi l’uso delle tecnologie e disegna un futuro distopico allarmante. Quindi, attenzione!

D – Com’è nata la Sua passione per l’arte? Cosa è per Lei l’arte? Perché è importante? Perché le piace?

Ho sempre disegnato, fin da bambina, perciò in qualche modo ho avuto il destino segnato. L’arte è inutile e noi abbiamo bisogno di cose inutili che diano senso alla nostra vita.

D – Qual è il movimento artistico che preferisce?

Una domanda impossibile! Tutti i movimenti artistici hanno senso se considerati all’interno della loro epoca. Preferisco allora parlarvi di un’arte che è stata a torto considerata ‘minore’, l’illustrazione. Oggi fortunatamente c’è uno sviluppo fortissimo anche nel nostro paese della graphic novel, una sorta di romanzo disegnato e credo che qui si trovino le cose migliori dal punto di vista della ricerca artistica, e di quel linguaggio che unisce i due grandi campi della parola e dell’immagine. Ci sono autori incredibili, come Manuele Fior, Stefano Ricci, il modenese Marino Neri. Personalmente credo che in questo campo, liminare tra illustrazione, fumetto e narrazione visuale, il più grande sia Gipi, che a mio avviso riesce sempre a creare storie necessarie ed emozionanti. È appena uscito il suo nuovo libro “La terra dei figli”, dopo il bellissimo “unastoria”. Ve lo consiglio!

D – L’arte ha oggi la stessa importanza che ha avuto nel passato? Come vede il futuro dell’arte?

L’arte ha sempre avuto importanza nella nostra società e avrà sempre più spazio perché come aveva giustamente previsto Marcel Duchamp, l’arte è dappertutto. Piuttosto è quello che viene definito il sistema dell’arte, che è un sistema culturale ed economico che accredita valore agli artisti in un gioco complesso che riguarda vari ruoli, (critici, curatori, gallerie e musei) che è un problema. A volte non è facile distinguere fra ciò che ha valore e ciò che è di moda o che ha quotazioni falsate come un titolo in Borsa. Il tempo forse ci dirà qualcosa di più su questo. Cosa rimarrà?

D – Cosa dovrebbe insegnare l’arte a scuola? Perché è importante per gli adolescenti?

L’arte dovrebbe insegnare a porci delle domande, a sviluppare il nostro senso estetico e il nostro pensiero critico, forse ci aiuta a vivere meglio. Credo che non occorra fare distinzioni generazionali, l’arte è importante per tutti.

D – Pensa che questo progetto avrà successo?

Penso che avrà successo perché è un’idea creativa che affonda le sue radici in un passato ‘glorioso’, come ho detto prima la radio è un’affermazione di libertà.

D – Cosa pensa della condizione dei giovani? Quale futuro immagina per i ragazzi d’oggi. Vede un futuro per loro e per le nuove generazioni?

La condizione dei giovani oggi è imbarazzante a dir poco. Se posso trasmettervi una sensazione è che siamo nel tempo in cui Saturno divora i prori figli, la sensazione non è bella ma la nostra società è in una fase di grande crisi e non lascia spazio ai giovani, lo fa solo a parole. Il futuro ci sarà in ogni caso, il futuro è adesso, posso dire ai ragazzi di svegliarsi dal torpore catatonico che sembra avvolgerli. Questo progetto mi sembra ancora più bello se consideriamo la forza comunicativa che la radio può avere ancora oggi. Potete esprimere le vostre idee, finalmente! Perciò, evviva la radio!




ITALIA – “Beacon waves”: la radio si fa a scuola, tra lavoro e passione. Gli studenti intervistano la giornalista-docente Angela Milella

MODENA – “La radio e la musica fanno parte della mia storia sin dalla nascita”, così la giornalista-docente dell’Ites Jacopo Barozzi, Angela Alessandra Milella,  racconta di “Beacon waves”, nuovo progetto radiofonico da lei ideato, che servirà a potenziare le competenze degli studenti nella cultura musicale, nel cinema e nei media. Questa è l’intervista rilasciata agli studenti della 3AAFM.

D – Il progetto approvato che finalità ha? Ha mai fatto una radio sul web?

R – Il progetto serve a potenziare le competenze degli studenti nella pratica e nella cultura musicale, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e diffusione delle immagini e dei suoni anche mediante il coinvolgimento degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori. Ho collaborato con alcune radio in passato, web e non.

D – Come è nata questa idea? In cosa consiste e qual è l’obiettivo? E’ stata aiutata da qualcuno in questo progetto? Durante la realizzazione si è avvalsa di qualche collaboratore? Da dove ha tratto ispirazione? Chi ha aderito e partecipato con lei a questo progetto?

R – E’ nata in Veneto nella primavera del 2016, quando, gironzolando tra Mestre, Padova, Venezia e Verona, sperimentavo la didattica dei media con un altro progetto e studiavo per mettere a punto altri strumenti. Nella ideazione, nella predisposizione dei metodi, delle strategie e degli obiettivi non mi ha aiutato nessuno. Per la realizzazione mi servirà l’aiuto di molte persone. Il titolo e il brand sono modenesi, per idearli mi sono ispirata alla città, alla Ghirlandina, ero in Piazza Grande quando ho sentito tornare nella mente la parola waves, radio waves, che ho voluto legare al termine beacon: “Onde dal radiofaro”. Amo molto la musica non solo il giornalismo e la letteratura. Ho subito lanciato l’idea. E’ piaciuta alla preside Roberta Pinelli del Liceo musicale Sigonio e alla professoressa Antonella Battilani del Liceo artistico Venturi. Il progetto si rivolgerà a tutte le scuole modenesi.

D – Cosa potrebbero imparare i ragazzi da questo progetto?

R – Sono previsti obiettivi specifici di apprendimento da raggiungere, ma impareranno anche a far parte di una redazione radiofonica, a utilizzare programmi e supporti informatici ed elettronici, a conoscere un’impresa radiofonica.

D – Oltre a essere un’ insegnante ha altre professioni?

R – Sono giornalista, scrittrice e regista.

D – Riesce sempre a gestire due lavori contemporaneamente?

R – Sì, anche più di due, sono sempre stata una donna molto impegnata.

D – Quando si è laureata e quando è iniziata la sua passione per la letteratura? Quale argomento della letteratura le piace di più?

R – Mi sono laureata con anticipo e brillantemente nel 2004. Ho sempre letto molto e scritto bene. Mio nonno mi ha trasmesso la passione per la lettura, per i libri, i giornali e il telegiornale. Le mie zie mi hanno insegnato a leggere e a scrivere, tra i tre e i quattro anni. Mi piace molto il Verismo.

D – Le piace di più la letteratura o la storia?

R – La storia.

D – Che scuola superiore ha frequentato?

R – Il liceo scientifico

D – Perché ha deciso di fare per professione la professoressa?

Lavoro solo per chi mi paga. Nonostante la crisi mi hanno dato da subito 1.200 euro netti.

D – A che età ha iniziato a lavorare? Dove ha lavorato? Ha mai viaggiato all’estero per lavoro?

R – Per me lo studio è stato un grande lavoro, non ho perso tempo e ho conseguito il massimo dei voti a ogni livello. Avevo 25 anni quando ho iniziato a insegnare e a scrivere per i giornali. Ho lavorato sempre nella scuola statale. Ho partecipato al progetto Erasmus in Belgio e sono stata in Grecia per uno stage in un’impresa turistica.

D – Perché si è appassionata al giornalismo? Ha mai scritto per giornali o magazine?

R – La mia maestra elementare è stata la moglie di un noto giornalista barese. A sette anni leggevo i quotidiani che mio nonno acquistava, seguivo il dibattito in Tv, fumavo e bevevo il caffè. Mi sono iscritta all’Ordine dei giornalisti, non ho più tempo per stare con i miei nonni, non fumo e raramente compro caffè.

D – Ha vinto premi per il suo lavoro?

R – Sì, qualche borsa di studio, una medaglia dal Presidente della Repubblica per l’organizzazione di un premio letterario, il premio internazionale “Tra le parole e l’infinito” per ”Precarious”, il primo premio nazionale in comunicazione per un progetto didattico finanziato da “Bando alle ciance” del Comune di Sommacampagna (Vr).

D – Quando era una studentessa ha mai pensato di fare la professoressa e anche la giornalista?

R – Sì, l’ho dichiarato alla Gazzetta del Mezzogiorno. La mia foto è al centro, in alto, nella pagina che riporta i volti dei diplomati con il massimo dei voti.

Quando lo dissi di fronte alla Commissione degli Esami di Stato, tutti mi risposero che sarebbe stato molto difficile. Oggi posso dire di aver vinto una battaglia.

D – Quanto ha studiato per diventare professoressa?

R – Una vita intera. Più intensamente all’Università e per prepararmi al concorso dato che non avevo raccomandazioni.

D – Dopo la laurea, quanto è stato difficile entrare nel mondo del lavoro?

R – Tanto, non avrei scommesso. Otto anni di precariato con spese notevoli per la formazione continua.

D – Ha dovuto spostarsi dal suo paese di nascita per inseguire i suoi sogni da giornalista e da professoressa?

R – Sì, nella mia città ho lavorato solo per un anno scolastico. Ho lavorato 5 anni in provincia di Foggia, 2 in quella di Bari, 2 in quella di Verona e adesso a Modena, come racconto in “Precarious: quello che della scuola non si dice”.

D – Qual è stato il suo primo articolo di giornale? Su che giornale è stato pubblicato?

R – Ho iniziato stando in redazione, dai taccuini di cultura e spettacolo, e dalla cronaca amministrativa. Dopo ho iniziato a seguire eventi e personaggi da inviata e da corrispondente. Il primo articolo l’ho scritto su “Calici di stelle” un evento enogastronomico pugliese. Sono tornata in redazione con una bottiglia di buon vino! Ho iniziato a scrivere per il Quotidiano Puglia di Mario e Rossana Gismondi.

D – Sappiamo che ha scritto un libro, ce ne può parlare? Perché l’ha voluto scrivere? Che messaggio voleva trasmettere ai lettori? Da cosa ha preso spunto? Avremo occasione di leggere un altro suo libro?

R – Ho descritto la scuola e i docenti italiani. E’ un libro di denuncia. Volevo e tuttora desidero migliorarla. Ho raccontato la mia esperienza. Nella penna ho una nuova storia da raccontare. Spero di farlo al più presto.

D – Qual è la cosa più affascinante nel giornalismo?

R – La ricerca della notizia, l’indagine, l’inchiesta. Il giornalismo ti permette di cercare e ascoltare gli altri, di osservare e descrivere la realtà, di raccontarla, di orientare l’opinione degli altri e suscitare reazioni, di far conoscere i fatti che vorrebbero tenere nascosti. I giornalisti consegnano il presente alla storia.

D – Le piace insegnare ai ragazzi?

R – Soprattutto a quelli educati, sensibili e intelligenti, che hanno voglia di imparare, di ascoltare, di studiare con e per gli altri, che sono curiosi. Ho scelto di insegnare nella scuola secondaria di secondo grado perché la scelta dell’indirizzo di studi non è obbligatoria e per questo motivo c’è o meglio ci dovrebbe essere, se le attività di orientamento funzionassero, più consapevolezza e motivazione.

D – Cosa La motiva a introdurre i giovani nel mondo giornalistico? Cosa L’ha motivata nella realizzazione del progetto “Beacon waves”? Che soddisfazione Le dà?

R – Il desiderio di un mondo più vero e migliore. La radio e la musica fanno parte della mia storia sin dalla nascita, come la scuola. Il testimone di nozze dei miei genitori era un dirigente scolastico. Pertanto questo progetto mi dà una grande soddisfazione.

D – Da quanti anni insegna?

R – Insegno da 11 anni.

D – In quali scuole ha insegnato?

R – In scuole di frontiera, Istituti di istruzione superiore ai margini della provincia.

D – Se avesse scelto un’altra strada quale sarebbe stata?

R – La ricerca scientifica.

D – In futuro Le piacerebbe continuare a fare questo lavoro o le piacerebbe fare altro? Ha altri progetti?

R – Ho dei conti in sospeso…