Ferrara, città d’arte, di letteratura, di castelli e delizie, duchi e cardinali, artiste e artisti, scrittori e scrittrici; vie contorte, strette e acciottolate, vie diritte e ariose, viali e piazze, giardini e parchi: una città ricca di ideali, battaglie e persone che ne hanno fatto la storia e dato lustro, rendendola faro del Rinascimento italiano. Tracce di questa storia si trovano ancora nei monumenti, negli edifici, nelle chiese e nelle intitolazioni dei luoghi.
Sono tante le donne e gli uomini che popolano simbolicamente le vie e le strade di Ferrara: un patrimonio di vite ed esperienze spesso dimenticate nella frenesia delle giornate, dove i nomi della toponomastica diventano semplicemente spazi e smettono di essere anche testimonianze e stimolo all’emulazione di foscoliana memoria; tra queste 1.557 intitolazioni, figurano ben settantuno denominazioni al femminile, poche in rapporto alle 693 dedicate agli uomini, ma molte in confronto ad altre realtà italiane.
Sono state queste riflessioni che hanno portato le ragazze e i ragazzi dell’Istituto di Istruzione Superiore “O. Vergani-F.lli Navarra” della sede di Ostellato ad approfondire quest’anno i temi dell’odonomastica e della toponomastica e a partecipare al concorso nazionale “Sulle vie della parità” indetto dall’associazione Toponomastica femminile.
Conseguenza, non ovvia né scontata, di queste riflessioni scolastiche, è stata l’esperienza diretta all’Ufficio Toponomastica del Comune di Ferrara: studenti e docenti sono state accolte negli uffici comunali venendo in contatto con la pubblica amministrazione per apprendere l’iter di denominazione delle strade.
Il gruppo, guidato dalle professoresse Federica Pintus e Francesca Venturoli e ricevuto dal dirigente dei Sistemi Informativi e Statistica, ingegner Fabio De Luigi, e dalla dottoressa Rosa Fogli, responsabile dell’ufficio Anagrafe Immobiliare e Toponomastica, ha visitato il servizio e appreso il funzionamento dei diversi settori. Condotta dall’ingegner Jacopo Zanella del reparto sistemistico, la giovane squadra ha ispezionato l’area dedicata alla gestione delle macchine e dei sistemi operativi, osservato il cuore pulsante del servizio e conosciuto i meccanismi che consentono alle applicazioni di funzionare in totale sicurezza. La dottoressa Ilaria Franciosi, segretaria della Commissione di Toponomastica, ha illustrato il funzionamento e il ruolo della Commissione, nonché le procedure e gli atti istituzionali necessari per denominare un’area di circolazione, un’area verde o altro. Rosa Fogli ha raccontato le origini dell’Ufficio Anagrafe Immobiliare e Toponomastica, l’utilità della Banca dati degli immobili (ACI), gestita dall’ufficio in sinergia con la regione Emilia Romagna – con la catalogazione di edifici, strade, civici, interni delle unità abitative e delle loro relazioni con il Catasto – e ha descritto il ruolo dell’Istat, dell’Agenzia delle Entrate – Dipartimento del Territorio – di ANCI e IFEL e l’importanza che avrà sul panorama nazionale l’ANNCSU (Archivio Nazionale dei Numeri Civici e delle Strade Urbane) di prossima istituzione. Infine l’ingegner Luca Previati ha spiegato nei dettagli, dal punto di vista operativo, le operazioni svolte dall’ufficio e le funzionalità dei software a disposizione.
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È stata un’esperienza formativa e costruttiva, che ha avuto il merito di avvicinare reciprocamente studenti e istituzioni locali. L’eccitazione e la curiosità per questa anomala giornata di studio sono chiaramente emerse dalle domande e dalle osservazioni di carattere urbanistico, toponomastico e immobiliare espresse della classe, che ha trovato molti punti di contatto tra il vissuto quotidiano, le informazioni teoriche apprese sui banchi di scuola e la gestione concreta delle norme.
Se l’incontro da un lato ha permesso a ragazze e ragazzi di percepire le Istituzioni non come qualcosa di avulso ed estraneo, ma come persone che intervengono direttamente nella loro vita, che sono presenti nelle loro giornate e partecipi di quanto è nel loro mondo, dall’altro ha dato modo a operatori e operatrici dell’Amministrazione di percepire e di leggere nell’entusiasmo giovanile e in quegli occhi ancora avidi di scoperte, l’utilità del servizio offerto alla cittadinanza.
Da questo fruttuoso incontro, e dal sostegno di Toponomastica femminile, è nato il progetto di realizzare una guida atipica, che ripercorra tracce e storie ferraresi in ottica di genere: siamo già al lavoro!