Tra le vie parigine dell’VIII arrondissement

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L’VIII arrondissement, esteso sulla cosiddetta “rive droite” di Parigi, è celebre per il suo lusso: in esso risiede l’alta borghesia francese nonché i luoghi di maggiore potere politico, tra cui l’Eliseo ed il ministero dell’Interno.

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Storicamente parlando, è il risultato dell’espansione ottocentesca della città, sotto la guida dell’urbanista Haussmann, durante l’impero di Napoleone III. Infatti, nonostante oggi abbia assunto un carattere centrale, legato all’importanza degli Champs-Elysees, l’area non venne presa in considerazione a livello urbano fino alla metà del XVIII secolo. Precedentemente, c’erano solo boschi e due villaggi: Roule e Chaillot, su entrambi i lati dei futuri Champs-Elysées. Dal XVII al XVIII secolo, sono stati tracciati dei grandi viali che sarebbero stati di fondamentale importanza per il successivo sviluppo della città.

Dal 1616, venne aperto il Cours-la-Reine, che si estende lungo la Senna e costituisce l’inizio della “strada di Versailles”. In seguito, nel 1628, furono tracciati gli Champs-Élysées.

Le grandi opere del Secondo Impero interessarono l’arrondissement in due modi: furono creati nuovi varchi e ci fu una grande riqualificazione degli spazi pubblici esistenti.

La regola generale era che i nuovi varchi si diramassero a partire da un fulcro centrale, solitamente rappresentato da un importante monumento o centro di interesse: si veda ad esempio il caso del viale Malesherbes, che inizia dalla chiesa della Madeleine. Fu allora che la Place de l’Etoile (oggi Charles-de-Gaulle) assunse la conformazione che possiamo vedere ancora oggi: un monumento centrale di grande rilevanza da cui si dipartono 12 strade in forma radiocentrica.

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La maggior parte del tessuto urbano dell’arrondissement è continuo e regolare. I rari frammenti più irregolari sono localizzati lungo la vecchia strada di Faubourg-Saint-Honoré e attorno al Parc Monceau.

I monumenti sono davvero numerosi.  A quelli già citati, bisogna aggiungere alla lista la chiesa di Saint-Philippe-du Roule, la stazione di Saint Lazare, il Grand Palais e il Petit Palais, e soprattutto il ponte Alexander III (costruito in occasione dell’esposizione universale del 1900).

Oggi l’arrondissement si divide in quattro quartieri:

– il quartiere degli Champs-Elysées, che comprende l’intera parte meridionale dell’arrondissement fino alla Senna;

– il quartiere della Madeleine, che prende il nome dall’omonima chiesa all’estremità occidentale: qui possiamo trovare alcuni dei più importanti uffici di stato della Repubblica francese, tra cui il palazzo presidenziale dell’Eliseo, molte ambasciate e altre aziende e negozi di beni di lusso

– il quartiere di Faubourg-du-Roule, che si estende sul versante settentrionale degli Champs-Elysées;

– il quartiere Europe, che si sviluppa attorno alla Gare Saint-Lazare, la seconda stazione più trafficata di Parigi.

La toponomastica dell’arrondissement lascia davvero poco spazio alle figure femminili: se non fosse per la Madeleine – che tra boulevard, galerie, passage e place, fa notare la sua presenza – bisognerebbe darsi un bel da fare per scovare qualche donna detentrice di intitolazione.

 

 

 

Nelle prossime settimane racconteremo la loro storia.

Buona lettura.