GERMANIA – Involato speciale: differenze Italia-Germania in un voloGERMANIA – Involato speciale: differenze Italia-Germania in un volo

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di Sadry Attanasio (inviato)

Volere volare, ovvero considerazioni su un volo da Ginevra a Bari e ritorno con scalo a Monaco di Baviera.
Due tragitti, il primo effettuato con la tedesca Lufthansa, il secondo con l’italiana Meridiana.

Siamo partiti da Ginevra con un unico bagaglio da stiva, io e la mia gattina comodamente adagiata nel suo trasportino. Nulla di sorprendente riguardo la completezza e la precisione delle informazioni degli svizzeri sul trasporto animali e, naturalmente, in cabina, durante il primo volo mi han subito detto di mettere a terra il trasportino, come prescritto dal regolamento.
Altrettanto non sorprendente la parte italiana, dove l’hostess di terra, al check-in, chiedeva paradossalmente a noi informazioni sul trasporto del gattino, poiché anche lei avrebbe voluto portarlo in aereo, ma aveva dubbi sulle procedure da seguire. D’altronde, per la compagnia italiana, la mia gattina viaggiatrice ha potuto stare sul sedile libero di fianco a me nel suo protetto trasportino, come da “interpretazione” del regolamento.

Arrivati a Monaco, qualcosa di sorprendente nello spazio di attesa ai gates: macchinette di thé e caffé e bibite gratuite per i passaggeri, senza code e spintoni, pulite e ordinate cosí come ogni utilizzatore le aveva trovate e lasciate, e dulcis in fundo tutte funzionanti. Caliamo il sipario su una scena simile nei nostri cantoni, dove già le macchinette è raro che ti rendano anche il resto.
Nella foto allegata potete ammirare un tipico cestino per i rifiuti, troppo bello, guardatelo. Attenzione si è scritto “un” cestino, perchè la cosa che lo rende bello è quella invitante scritta che dice: “Separiamo noi per te”. L’esatto contrario di quello che puoi trovare in Italia, dove i cestini tanto carini sono “tre” e la gente separa carta vetro e misto, mentre manca la scritta che dovrebbe indicare: “Mischiamo noi per te” (in molti reportage televisivi si vede bene che l’operatore ecologico, forse era meglio quando lo si chiamava spazzino, mette il contenuto dei tre bidoni in un’unica benna. Dubito che saranno terzi a riseparare il tutto).

Altra sorpresa nel servizio in volo, stavolta in favore nostrana peró, per l’unica cosa che forse rimarrà la nostra eccellenza: il cibo. Dove da parte tedesca mi veniva servito un inedito tramezzino con sugo di pomodoro al basilico (praticamente una scarpetta in busta), la parte italiana mi allettava con un bel panino con bresaola e scamorza affumicate (mmmhh anche la micina ha gradito la bresaola, ne ho tagliato un pezzo con il mio coltellino svizzero che, “stranamente”, malgrado lo avessi rincresciosamente consegnato, la parte italiana mi ha restituito, asserendo che era talmente piccolo da poter essere portato in cabina, cosa che gli svizzeri mi hanno “non stranamente” assolutamente proibito in un’altra occasione, per la stessa misura di lama).

Sicuramente non viviamo in un paese perfetto, ma posso dire: “Cara vecchia Italia, per noi che siam lontani, qualunque viaggio sarà come uno splendido volo se la rotta punta verso te”.